Questo pazzo campionato regala l'ennesima possibilità alla Roma di rientrare per la corsa al terzo posto. I giallorossi studiano il triplo salto mortale. Nelle ultime dieci giornate i capitolini si troveranno di fronte Novara, Udinese, Fiorentina, Napoli e Catania in casa, Milan, Lecce, Juventus, Chievo, Cesena fuori. Da superare in classifica: Lazio, Udinese e Napoli. I biancocelesti sono lontani quattro punti, i derby persi ad oggi fanno tutta la differenza di questo mondo. Udinese e Napoli invece sono a tiro di scontro diretto, da giocare in casa (32° e 35° giornata). Con i friulani non sarà importante soltanto vincere, ma possibilmente riuscirci con tre gol di scarto, per ribaltare il 2-0 dell'andata ed essere avanti in caso di arrivo a pari punti.

Suggestioni a parte, la Roma avrà il calendario più difficile: sarà l'unica del lotto a dover affrontare le due squadre in lotta a contendersi lo scudetto, per giunta in esterna. A cominciare da sabato contro il Milan: 'Può essere la partita della svolta', ha dichiarato il ds Sabatini, in riferimento ad un discorso ad ampio raggio. Quattro elementi cardine della squadra non saranno al meglio: Totti, Pjanic, Heinze e De Rossi. Occorrerà molta organizzazione di gioco. Dopo la stracittadina persa del 4 marzo, Luis Enrique ha trovato ancora una volta il modo di uscire dalla crisi: maggiore attenzione difensiva, gli esterni meno dinamici in zona offensiva (al massimo spinge soltanto quello di destra, lasciando Josè Angel dietro la linea della metà campo), i due centrali molto stretti e De Rossi a svolgere in caso di necessità il terzo difensore. In avanti, fondamentale l'opera di sacrificio di Borini.

Con questo assetto, il possesso palla diventa decisivo una volta passati in vantaggio ed è utile sia a far scorrere il tempo sia a sfiancare i risultati. Una tattica mal riuscita lunedì scorso con il Genoa, causa della furia di Luis Enrique a fine partita. Molto probabilmente la giornata decisiva per questa corsa Champions sarà la 35°, quando si giocheranno in contemporanea Roma-Napoli e Udinese-Lazio. Se la Roma riuscisse a recuperare il gap, le ultime tre partite sarebbero in totale discesa contro le rilassate Chievo, Catania e Cesena.