Il silenzio stampa continua e riguarda tutti, allenatore compreso. Così anche per oggi è annullata la conferenza di Ranieri. Il tecnixo,infastidito dalle voci circolate sui contatti con Leonardo, mai smentite dalla società, potrebbe decidere di continuare il suo personale black out anche quando il presidente Rosella Sensi annullerà il provvedimento adottato dopo la sconfitta di Napoli. Ma la linea del massimo dirigente giallorosso non è mutata: spera di poter proseguire il rapporto con Ranieri. In realtà non è stata ancora presa in considerazione l'ipotesi di un'eventuale sostituzione. E uno dei candidati che è stato contattato da un mediatore della società giallorossa ieri si è tirato fuori.

PARLA LEO - Leonardo attualmente in Brasile avrebbe fatto una confidenza ad un amico riguardo alla possibilità di trovarsi un giorno sulla panchina della Roma:"In questo momento farei troppa fatica ad allenare in Italia. Troppo forte il mio amore per  il Milan è come se tradissi la mia storia in rossonero è come se tradissi me stesso" Niente Leonardo quindi e niente Dunga. Ci sono già troppi brasiliani in questa squadra un allenatore brasiliano potrebbe incontrare problemi di gestione dello spogliatoio. Solo se la precipitazione dovesse precipitare la soluzione sarebbe italiana forse addirittura interna.

CAMBIAMENTI - Ranieri intanto le prova tutte. Con uno stato d'animo segnato dagli ultimi avvenimenti e dalle critiche pesanti ricevute negli ultimi tempi. Ha introdotto nuovi metodi di allenamento, è venuto incontro alle richieste dei giocatori, forse lo farà anche al momento di scegliere la formazione di Parma, perchè è tentato dalla possibilità di inserire Vucinic con Totti e Borriello. Il problema però è sopratutto la fase difensiva con i 21 gol incassati(peggior difesa del campionato).

CORRERE - Anche dal punto di vista del lavoro atletico si volta pagina. Da ieri Bertelli ha lavorato sul campo insieme a Capanna. I due preparatori proveranno a dare più vivacità alla Roma. La prossima settimana i giocatori saranno sottoposti ad un richiamo della preparazione. Sono stati programmati anche lavori personalizzati, visto che non tutti i giocatori hanno lo stesso livello di preparazione atletica. In questi giorni Ranieri sta facendo anche un ripasso degli schemi, facendo ripetere ai giocatori i movimenti sbagliati in partita. La trasferta di Parma è molto importante. La carriera di Ranieri è ripartita da lì. Ora dal Tardini spera che riparta la Roma.

In tempi di «scudi» — giuridici, retroattivi, reiterabili —, quale migliore garanzia di uno scudo umano per difendersi nei e dai processi di Trigoria? E che uomo, il capitano. Il leader del partito Roma. Totti è sceso in campo, senza distinguo: lui sta con Ranieri. «Il mister non si tocca - ha detto a Rosella Sensi (ieri di nuovo a Trigoria) mercoledì -: parlo a nome della squadra, noi siamo con lui, comunque vada».

Applicazione immediata? Opposizione annientata, fiducia bulgara per il mister/segretario. Ranieri è rimasto toccato dalle parole di Totti, non se le aspettava. Ora, con la sua «protezione» può rimettere il petto in fuori e respingere critiche e voci impazzite. Tale si è rivelata quella di un contatto con Leonardo: c’è stato, ma frutto di un’iniziativa individuale (del marito della presidente). Il diretto interessato ha smentito. «Non me la sento di tornare ad allenare in Italia, sono legato al Milan», ha riportato Sky.

E da Trigoria anche ieri sono stati perentori: «Non cambieremo mai Ranieri». A meno di crolli verticali da qui al derby del 7 novembre. Intanto, a Parma l’allenatore si aspetta di ritrovare una squadra unita e compatta. L’imprevedibilità in attacco sarà assicurata dal rientro di Vucinic, largo a sinistra nel 4-4-2. I gol, manco a dirlo, da Borriello e Totti. Il capitano intende interrompere un’astinenza che dura da maggio. Il Parma — la sua vittima preferita con 15 gol — si offre come vittima sacrificale. Sarebbe il modomigliore per applicare subito lo scudo.