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  • Roma-Juve, l'analisi di Temelin: giallorossi senza coraggio, Allegri ringrazia

    Roma-Juve, l'analisi di Temelin: giallorossi senza coraggio, Allegri ringrazia

    La Roma e’ scesa in campo con il modulo 1-4-3-3, De Sanctis in porta linea difensiva con Manolas e Yanga Mbiwa difensori centrali, Torosidis terzino destro Holebas terzino sinistro, centrocampo con De Rossi regista davanti alla difesa mentre Keita e Pjanic i due interni, in attacco Totti punta centrale Gervinho e Ljajic punte esterne. La Juventus e’ tornata al 1-3-5-2, Buffon a difendere i pali, i tre centrali di difesa da sinistra a destra Chiellini Bonucci e Caceres, centrocampo con Marchisio a fare il vice Pirlo, Vidal e Pereira i due interni mentre Lichtsteiner ed Evra i due esterni, in attacco la coppia Tevez Morata. Primo tempo non spettacolare, giocato a ritmi bassi soprattutto dala squadra di casa, che ha favorito la Juventus. In fase di non possesso palla grazie al gioco lento dei giallorossi, i bianconeri sono riusciti a chiudere bene gli spazi creando densità soprattutto a centrocampo per poi ripartire in contropiede un po' come aveva fatto contro il Borussia Dortmund in Champions League. La Roma in fase offensiva non e’ mai stata pericolosa, in qualche occasione ha cercato di sfruttare gli inserimenti centrali senza palla dei centrocampisti soprattutto con Keita, con le due punte esterne Gervinho e Ljajic molto larghe e con Totti spesso incontro alla palla a fare da suggeritore.  

    Nel secondo tempo la Juventus grazie a due ripartenze micidiali ha cambiato l’inerzia della partita, sfiorando prima il gol con Vidal, poi, sempre con il cileno, provocando l’espulsione di Torosidis (dalla successiva punizione è arrivato l'1-0 di Tevez). Con un uomo in meno e sotto di un gol, la Roma si e’ trasformata grazie ai cambi (azzeccati e coraggiosi di Garcia) fuori Ljajic, De Rossi e Totti per Florenzi Iturbe e Nainggolan. Nel finale è arrivato il pareggio con Keita ma soprattutto si è vista una squadra diversa nello spirito, che ha provato a vincere la partita nonostante l’inferiorità numerica. 

    E’ stata una partita molto tattica, i giallorossi vista la classifica dovevano avere più coraggio, ma sono stati lenti e prevedibili permettendo alla Juve di fare il gioco che voleva, secondo le istruzioni di Allegri. Risultato comunque giusto con Keita da una parte e Tevez dall’altra  migliori n campo.

    Gianluca Temelin

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