Marquinhos ha debuttato ieri in maglia giallorossa sostituendo Piris nel corso del secondo tempo. Il brasiliano ha giocato da esterno destro, una posizione insolita ricoperta in passato soltanto in casi d'emergenza nelle giovanili del Corinthians. Ha mostrato subito una forte personalità (una conferma per uno che si autodefinisce il nuovo Thiago Silva) e nessuna emozione davanti ai 45mila dell'Olimpico, nonostante l'evolversi in negativo della partita. 'Io e l'allenatore siamo convinti che ci tornerà molto utile', ha sentenziato a caldo il ds Sabatini. 

Facilità di corsa, senso della posizione: come dargli torto, ha tutte le caratteristiche per espoldere anche come giocatore di fascia. Già, anche. Perchè Marquinhos infatti nasce come centrale, e il suo punto di forza guarda caso è l'anticipo. Zeman ne ha un'altissima considerazione ed è convinto che a lungo andare possa dare fastidio a qualche titolare. Per questo motivo il tecnico durante gli allenamenti a Trigoria lo prova in tutte le zone della difesa, con l'idea di trasformarlo in un vero e proprio jolly.

E' in prestito dal Corinthians, ma la Roma ha un opzione per il trasferimento definitivo all'ottava presenza stagionale disputata per un minimo di 45 minuti. I 15 di ieri, dunque non bastano. La strada verso il riscatto è ancora lunga, ma il sapersi adottare in vari ruoli gioverà sicuramente alla carriera del 'piccolo fenomeno' (così lo chiama affettuosamente Burdisso) classe '94.