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  • Roma:|Lo sceicco innamorato

    Roma:|Lo sceicco innamorato

    Dopo la firma, un volto e qualche parola. Lo sceicco Adnan Adel Aref Al Qaddumi al Shtewi spiega cosa lo sta spingendo all’affare più chiacchierato della sua vita. «Con Roma c’è un legame speciale - dice il futuro socio di Pallotta - e la prima cosa che uno pensa quando sente l’Italia è la squadra giallorossa».
    Parla già da tifoso il ricco giordano pronto a investire una parte della sua eredità nel progetto lanciato dagli americani . «Mi piace moltissimo la squadra e la mia passione per il calcio e la Roma mi ha spinto a fare questo passo. Siamo ancora in una fase di trattativa - aggiunge lo sceicco all’AdnKronos - sono giornate particolarmente intense, sono un po’ stanco...».

    Firmato l’accordo preliminare, ora vanno sbrigati gli ultimi passaggi per la ratifica attesa per fine marzo, inizia aprile. Servono le necessarie garanzie e la riscrittura dei patti parasociali. L’operazione si sta strutturando così: lo sceicco verserebbe inizialmente 50 milioni di euro per diventare socio di Pallotta, Ruane, D’Amore e DiBenedetto nella As Roma Spv LLC, con circa la metà delle quote complessive; a quel punto i 50 milioni non finirebbero nelle tasche degli americani ma verrebbero girati in Neep, controllante diretta del 78% del club, per l’aumento di capitale insieme ai 30 milioni già stanziati da americani e Unicredit (rispettivamente 18 e 12 milioni), in aggiunta ai 50 già finiti nelle casse della Roma attraverso il finanziamento soci dello scorso anno. Ne verrebbe fuori un unico aumento di capitale da circa 130 milioni di euro, con la conseguente diluzione della quota in Neep (ora il 40%) di Unicredit. Lo sceicco è destinato a entrare nel nuovo cda, si vedrà con quale carica.
    L’annuncio dell’accordo preliminare dato dalla Roma giovedì sera ha fatto schizzare ieri il titolo in Borsa: chiusura per eccesso di rialzo, +9,73% a fine giornata e la lente d’ingrandimento della Consob. Un’attenzione inevitabile per le travagliate vicende societarie del recente passato.
    Anche sullo sceicco c’è qualche punto da chiarire. L’uomo che a fine 2011 lo ha presentato a Baldini e alla Roma è Michele Padovano, ex giocatore della Juventus e della Nazionale, coinvolto in una brutta storia dopo aver appeso gli scarpini al chiodo: è stato condannato in primo grado a 8 anni e 8 mesi per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti ed è in attesa del processo d’appello. Padovano ha recitato nella prima fase il ruolo di intermediario: sabato scorso era seduto accanto all’arabo in tribuna autorità dell’Olimpico per assistere a Roma-Juventus. Non era la prima volta: Padovano era allo stadio il giorno di Roma-Atalanta, il 7 ottobre scorso, l’occasione giusta per parlare direttamente con Pallotta, a sua volta presente per la celebrazione della Hall of Fame prima del match. Il presidente ha incontrato anche lo sceicco e conta di chiudere l’affare, mentre Padovano spera di entrare nella Roma con un ruolo da dirigente, ma al momento non è affatto previsto.
    Intanto emergono nuovi dettagli sullo sceicco, la cui vita sarebbe cambiata da qualche anno dopo aver ricevuto l’eredità inseguita a lungo. Persi i genitori in guerra, è scappato dalla Giordania, vive da oltre 25 anni in Italia e lo descrivono come una persona umile, sposato con un’impiegata da cui ha avuto due figli, una femmina e un maschio che ora fa il carabiniere. Ha aperto un resort in Umbria e guida una società petrolifera con sedi in Canada e Stati Uniti oltre all’Italia, in passato è entrato in affari con il Qatar e gli Emirati Arabi. I rapporti col suo paese natale sono migliorati quando è salito al trono il giovane re Abd Allah II. La sua normalissima casa di Perugia (quella di Roma è sulla Borghesiana), fotografata ieri, ha fatto il giro del web e messo in allerta i romanisti. Nei prossimi giorni parlerà e avrà modo di spiegare tante altre cose: perché, ad esempio, non riuscì a comprare la Roma nel 2011 e cosa ha fatto saltare il suo acquisto dell’Acquamarcia qualche mese dopo dopo la firma di un preliminare. Ci vuole pazienza.


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