Altro che rivoluzione, Luis Enrique torna al passato. Contro l'Inter, il tecnico spagnolo si affiderà alla vecchia Roma, a quei senatori dati in partenza fino a un mese fa e oggi tornati improvvisamente in auge visto lo scarso stato di forma di alcuni nuovi acquisti. Sette undicesimi della squadra che scenderà in campo sabato a San Siro potrebbe portare infatti il marchio della Roma dei Sensi. A sinistra, al posto dello squalificato Josè Angel, giocherà Taddei. Il brasiliano, alla sua sesta stagione in giallorosso, debutterà nel ruolo di terzino. Al suo fianco altri due veterani: Burdisso e Cicinho. Avrebbe dovuto giocare anche Juan, ma ieri ha avuto l’ennesimo stop e sarà sostituito da Heinze.

Anche a centrocampo è previsto un ritorno a sorpresa. Pizarro è stato provato al fianco di Pjanic, con De Rossi nel ruolo di regista davanti alla difesa, mentre Gago è stato schierato fra le riserve. Scelte strane, considerando che il ds Sabatini fino all'ultimo giorno di mercato ha provato a cedere Pizarro (Palermo e Napoli) ottenendo un doppio rifiuto da parte del giocatore, intenzionato a rispettare il contratto fino al 2013 per poi tornare a svernare in patria.

Discorso simile per Borriello: considerato un esubero e offerto ai club di mezza Europa, giocherà al fianco di Totti e andrà a formare quella coppia considerata impossibile lo scorso anno da Ranieri. I due erano accanto anche alla cena organizzata dal capitano martedì notte: 'Questa Roma andrà lontano', sono le state parole di Totti al momento del brindisi. La logica della gallina vecchia che fa buon brodo si scontra però con la politica giovane e sfrontata, adottata sul mercato dalla società: i nuovi acquisti Bojan e Osvaldo sono destinati alla panchina così come Kjaer e Lamela, mentre Caprari e Viviani continuano ad allenarsi (controvoglia) con la Primavera. L'unica eccezione è Borini, che sabato potrebbe giocare dall'inizio.

(Leggo - Edizione Roma)