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  • Roma, Luis Enrique:| Ultimo brindisi a Trigoria?

    Roma, Luis Enrique:| Ultimo brindisi a Trigoria?

    L'incertezza durerà ancora pochi giorni. L'ultima partita di campionato, domenica a Cesena, farà da spartiacque tra la Roma di Luis Enrique e quella di un nuovo tecnico. A meno di clamorosi colpi di scena, cui però non crede più nessuno nemmeno a Trigoria, l'allenatore asturiano comunicherà ufficialmente la sua decisione di staccare la spina, rinunciando all'ulteriore anno di contratto che lo legherebbe ancora alla panchina giallorossa. Troppa pressione per lo spagnolo, arrivato nella Capitale con una valigia d'entusiasmo e ora a un passo dal ritorno a Barcellona con un carico di stress tale da pensare anche all'anno sabbatico in stile Guardiola. Prima di lasciare Roma, però, il tecnico ha voluto festeggiare come si deve i suoi 42 anni assieme a squadra, staff e dirigenti. Ecco quindi che, dopo il brindisi di ieri, oggi ha replicato seguendo la tradizione dello spogliatoio romanista: largo quindi a porchetta, pizza con la mortadella, Sangiovese e Berlucchi sulla falsariga di quanto accaduto già in stagione con le feste di Totti, Heinze, Osvaldo. «Ci tenevo a festeggiare il mio compleanno alla romana» le parole di Luis Enrique ai suoi giocatori davanti a Baldini e Sabatini, richiamati dall'evento nello spogliatoio. Che, visto il momento, potrebbe assumere quasi i contorni di una festa d'addio. In rampa di lancio per la Capitale, d'altronde, c'è già l'aeroplanino Montella, in cima alla lista dei sostituti per il dopo Luis Enrique. L'allenatore sarebbe legato al Catania da un altro anno di contratto ma, come sottolineato dall'amministratore delegato uscente, Lo Monaco, «il vento non si può trattenere». «Non so se andrà via - ha spiegato - ma qualsiasi sarà la sua decisione credo che debba pensare al bene della sua carriera». E a spingere Montella verso un ritorno in giallorosso è stato anche il presidente del Palermo, Zamparini, rivelando che «l'allenatore dei rosanero non sarà Montella perchè lui va alla Roma». Insomma, stando alle parole di alcuni addetti ai lavori, l'aeroplanino potrebbe essere già in volo per Trigoria, anche perchè la pista che porta al Cesare Prandelli rischia alla fine di rivelarsi un vicolo cieco. «Ho un contratto con la Federcalcio sino al 2014 e intendo rispettarlo - ha infatti confessato il ct dell'Italia - Non partirà da me l'idea di rompere l'impegno che ho assunto. Anche se, in futuro, so che allenerò ancora una squadra di club».

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