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  • Panchina Roma: c'è anche Guidolin
Panchina Roma: c'è anche Guidolin

Panchina Roma: c'è anche Guidolin

  • Valerio Nasetti

Baldini: 'Luis Enrique rimane, piuttosto vado via io'. Sabatini primo: 'Luis Enrique resterà'. Sabatini secondo: 'Credo stia pensando di andare via'. Il messaggio dato dalla dirigenza ai tifosi in queste frasi dette a distanza di pochi giorni è un chiaro segnale di debolezza e di una confusione evitabile. E' il sintomo di quando l'orgoglio prevale sulla ragione e di conseguenza sulla qualità del lavoro. I due direttori hanno il rimorso di coscienza di non aver dato all'allenatore una rosa adatta al suo tipo di gioco, lo difendono a spada tratta ed in cuor loro spero che rimanga. Ma quando la guida tecnica ha dei timori, ed è stressato (non è un modo di dire, è così) dalla sua prima stagione in serie A, allora non ci dovrebbe essere dubbio alcuno. Luis Enrique deve essere esonerato. E molto probabilmente sarà così.

A Roma ha dato prova di essere un potenziale buon allenatore, capace di inculcare ai ragazzi un'idea di gioco, ma non di saperla gestire nel momento in cui si crea un obiettivo. Dopo la striscia dei sette risultati utili positivi e il terzo posto all'orizzonte, la squadra ha cominciato a farsi prendere dalla smania e il gioco ha iniziato a latitare pur nelle vittorie. Oltretutto, Luis Enrique è mancato  nella gestione del gruppo. Vedere Cicinho titolare a Firenze dopo essere arrivato in ritardo agli allenamenti non ha fatto piacere a nessuno. Il fatto di aver ripescato in occasioni importanti alcuni giocatori inadatti non ha trovato una spiegazione logica. Insomma, è mancato il coraggio di compiere un taglio netto con il passato.

A giustificazione del tecnico ci sono le numerose assenze che hanno caratterizzato tutta la stazione. Prima di tutti Burdisso, poi Juan, De Rossi (che ha avuto la pubalgia e un guaio al tallone), Pjanic, Osvaldo e Borini hanno avuto diversi problemi fisici. Una sventura dopo l'altra. L'anno prossimo Luis Enrique avrebbe più esperienza, una squadra completa - con l'aiuto di una proprietà ormai assestata -, ma è un uomo traumatizzato. Si parla di Villas-Boas, un allenatore molto simile all'asturiano. Ma non è da scartare un'ipotesi italiana: Allegri e Ancelotti sono in grado di portare avanti l'idea della nuova Roma, ma un altro nome che piace molto a Trigoria è quello di Guidolin, autore degli ultimi due campionati miracolo dell'Udinese.

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