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    Roma nuova| Progetti antichi

    L’auto ha vetri scuri. L’umore delle persone all’interno è perfettamente in tinta. Sono le 10.40 di un lunedì canicolare e il centinaio di tifosi fuori dai cancelli di Trigoria non si rende conto che la vettura sta portando Rosella Sensi in sede. Stavolta, però, la veste è diversa dal consueto. Per questo, d’altronde, la presidente (accompagnata dal marito Marco Staffoli) è attesa con impazienza da squadra, staff tecnico e dirigenti. Che Roma ci aspetta? Queste la domanda che galleggerà nell’aria fino alle 13, quando la Sensi andrà via.

    Il vertice Impressioni? Il colloquio della presidente con i giocatori (alla presenza di Montali, Bruno Conti e Pradè) hanno tranquillizzato solo in parte. Ma i concetti della Sensi sono stati chiari: «Avete saputo già tutto, ma per voi non cambia nulla. Siete una grande squadra, pensate solo a fare il vostro dovere sul campo, siamo sempre noi il vostro punto di riferimento». Poi ha chiesto se ci fossero domande. Silenzio, e allora la riunione si è chiusa in fretta. Poi è stata la volta di Ranieri, staff tecnico e dirigenti, che hanno saputo come fino al 26 luglio, quando sarà formalizzato l’accordo di cessione del club a Unicredit, neppure la Sensi saprà con chiarezza i suoi margini operativi. Di sicuro, comunque, si va avanti con l’autofinanziamento. In ogni caso sul tavolo ci sono diversi argomenti: dal rinnovo di contratto di Ranieri (ha avuto un colloquio riservato con la presidente) alla gestione del settore giovanile. Argomenti per ora congelati, anche se da oggi in poi la Sensi sarà a Trigoria più spesso, nonostante in consiglio provinciale c’è chi già prova a lavorare per un futuro di azionariato popolare (mozione Peciola).

    Il primo giorno di lavoro della squadra, comunque, ha dato sensazioni positive a tutti. Non a caso Adriano ha già lanciato il guanto di sfida all’Inter in vista della Supercoppa. «Mi sto trovando molto bene — ha detto a Roma Channel —. La squadra è forte, speriamo di fare una grande stagione. Aspetto già la sfida di Supercoppa contro la mia ex squadra. Sarò dall’altra parte e farò di tutto per impormi. D’altronde sono venuto qui per vincere e per portare la Roma il più in alto possibile».

    Juan Maldonado E per farlo la dirigenza sta pensando al brasiliano Juan Maldonado, 28 anni, comunitario di passaporto, in scadenza (dicembre) col Flamengo, per il ruolo di vice Riise, per il quale comunque è in lizza anche Bellini (Atalanta). Si attendono sviluppi. Unicredit permettendo, ovvio.

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