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  • Roma, Simplicio| 'Dobbiamo vincere'

    Roma, Simplicio| 'Dobbiamo vincere'

    È stato il primo acquisto della stagione 2010/11. La sua voglia di Roma era talmente tanta che si è presentato a Trigoria con qualche giorno d’anticipo rispetto ai compagnper farsi trovare non pronto, ma prontissimo Oggi Fabio Simplicio si è ormai messo alle spalle la prima fase di acclimatamento all’ambiente giallorosso. Il suo inserimento procede a gonfie vele e il brasiliano si prepara a vivere quella che non nasconde

    di considerare la sua grande occasione. Alle telecamere di Roma Channel, Simplicio ha confidato le sue impressioni dopo quasi una settimana di ritiro: «Ho preferito cominciare ad allenarmi prima per sistemareun po’ di cose. Volevo venire a Roma per risolvere la situazione della casa e smaltire il fuso orario,visto che sono stato in Brasile per quasi due mesi».

    Della trattativa per portarlo a Roma si sapeva da diverso tempo. «Io seguivo tutto sul giornale, dall’inizio dell’anno si sentivano tante cose, poi a primavera la trattativa ha cominciato a prendere corpo e quando i dirigenti della Roma sono venuti in Brasile per l’affare Adriano, io ero lì e abbiamo fatto tutto».

    La Roma di quest’anno è a forte coloritura brasiliana. Un aspetto affascinante, come conferma Simplicio: «Sì, è stato un motivo in più quando ho deciso di venire qui. Il primo, però, è indossare questa maglia e puntare a traguardi importanti. La Roma deve puntare in alto. Sono venuto per vincere qualcosa».

    Il centrocampo in cui andrà a giocare, è un reparto di assoluta qualità, visto che può contare su elementi del calibro di De Rossi e Pizarro. «Penso che una squadra con un organico così possa arrivare lontano. Vedo giocatori bravi e importanti, alcuni sono dei campioni che hanno fatto la storia della Roma. Io cercherò di imparare da loro».

    Tutti quelli che hanno giocato con lui, hanno sempre parlato benissimo di Simplicio. Ma che tipo è fuori dal campo? «La famiglia è la cosa più importante per me. Sono molto fortunato, ho due bambini, Luana che ha sei anni e Jordan di nove mesi. Nel tempo libero mi piace stare a casa, non esco molto, giusto qualche serata al ristorante. Mi piace giocare con i miei bambini, ma sono un tipo riservato e preferisco starmene tranquillo. Anche perché vorrei sempre evitare infortuni. Per questo è fondamentale condurre una vita sana».

    Parole che faranno piacere a Ranieri, prima ancora che ai tifosi. Con quali dei brasiliani della Roma ha un rapporto più stretto? «Con Cicinho e Baptista, perché abbiamo giocato insieme al San Paolo. Contro Taddei ho giocato il derby San Paolo-Palmeiras, e anche gli altri li ho incontrati sempre da avversari». La spedizione del Brasile in Sudafrica non è stata all’altezza delle aspettative. Cosa non ha funzionato? «Con l’Olanda sembrava una partita vinta, fra l’altro una delle migliori disputate dal Brasile. Poi nel secondo tempo non so che cosa sia successo. È stato un Mondiale strano, ma credo abbia vinto la squadra che negli ultimi due anni ha fatto vedere il miglior calcio».

    Già nella sua prima conferenza stampa, Simplicio aveva parlato in termini entusiastici del gruppo che ha trovato a Roma: «Prima di arrivare avevo sentito qualcuno dei miei nuovi compagni. Questo è un gruppo fantstico, voglio inserirmi subito e far capire chi sono. Mi piace ridere scherzare, ma quando si lavora si fa sul serio. Avere uno spogliatoio unito è importante».

    Il brasiliano si presenta con un biglietto da visita di ben 35 gol in serie A. «Io da quando sono arrivato in Italia non ho mai smesso segnare. Penso che qui non sarà diverso. Sono venuto per dare una mano a centrocampo, ma se c’è da segnare mi farò trovare pronto».

    A proposito, dov’è che preferisce giocare? «A centrocampo sono sempre felice, sarò a disposizione e l’ho già detto al mister».

    Qual è stato il momento più importante della sua carriera? «Ho avuto due stagioni particolari, la seconda a Parma e la terza a Palermo. A Parma ero rigorista e ho segnato 10 gol, a Palermo il mister mi ha fatto giocare più avanti, così avevo la possibilità di inserirmi più spesso. La mia capacità di verticalizzare? Io cerco sempre di guardare un po’ avanti, quando ci sono giocatori come Totti, Adriano e Vucinic è più facile».

    Dopo averla sfiorata con il Palermo, potrà finalmente giocare in Champions: «E’ un altro clima, non vedevo l’ora di avere questa opportunità e cercherò di dare il massimo».

    Dove può arrivare la Roma in campionato? «Credo che possiamo fare meglio dello scorso anno. Guardando chi è rimasto e chi è arrivato, penso che possiamo dare belle soddisfazioni ai tifosi»

    C’è un giocatore che l’ha impressionato? «Conoscevo questi ragazzi per averci giocato contro, in un gruppo così chiunque può fare bene. Adriano? L’ho visto motivato, non vede l’ora di dimostrare il suo valore. Io gli sto vicino e cerco di dargli una mano».

    In ritiro ha avuto un primo contatto con la tifoseria della Roma: «Sapevo che qui c’è un pubblico molto caldo. Per noi che andiamo in campo è una motivazione in più. Io cerco di essere sempre disponibile, in fondo un autigrafo o una foto non portano via molto tempo».

    Simplicio si dice entusiasta anche dei nuovi compagni di reparto: «Non vedo l’ora di giocare con Pizarro e De Rossi, quando ho giocato contro di loro erano gli avversari più difficili da affrontare ».

    In chiusura, c’è spazio per i sogni: «Mi piacerebbe vincere lo scudeto con la Roma. Dobbiamo portare a casa uno fra campionato, Champions e Coppa Italia. Sono venuto per questo».

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