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  • Roma su Garay: il Benfica non molla

    Roma su Garay: il Benfica non molla

    • Valerio Nasetti

    Uno scenario. Nessuna offerta ufficiale nelle ultime ore. Ezequiel Garay è comunque tornato ad imbattersi sulla strada della Roma, grazie (guarda tu il destino...) a Josè Angel, autentica delusione della scorsa stagione. Il terzino spagnolo potrebbe risultare una pedina importante in questa fase di mercato. Il Benfica ha chiesto informazioni su di lui e il ds Sabatini di certo ha ancora bene in mente il suo viaggio in Portogallo dello scorso giugno. Lì sì che aveva inoltrato un'offerta: 11 milioni. Pochi. La controparte ne richiedeva 18. Niente da fare. Arrivederci e grazie.

    La trattativa anche oggi rimane difficile. Per questo motivo Sabatini sta studiando attentamente tutte le mosse possibili prima di riaprirla concretamente: il cartellino di Josè Angel vale 4 milioni, ma il Benfica appare più orientato a prelevarlo in prestito. Dal club lusitano inoltre è complicato sperare di ottenere uno sconto sui 18 richiesti, una possibilità rimane quella di preparare un paio di offerte: una base e una riguardante i famigerati bonus, protagonisti in questi ultimi anni di calciomercato. La dirigenza giallorossa, pur fidandosi di Zeman ('Tranquillo per la difesa, tanto attaccheremo', le parole del boemo a Sabatini prima del ritiro di pre-campionato), vuole inserire in rosa un giocatore in grado di insidiare il posto di titolare a Burdisso e Castan.

    L'argentino oltretutto è reduce da una lesione ai legamenti, ha 31 anni e avrà poche stagioni davanti a sé. Poi c'è l'incognita Heinze. Sfumato il Bologna, sta riprendendo in seria considerazione l'ipotesi di ritorno in patria. Insomma, un difensore forte serve. Le alternative? Rolando, Otamendi e Uvini. Quest'ultimo sarebbe il più facile da prendere, ma rappresenterebbe un'ulteriore scommessa. In questo ruolo la dirigenza preferisce un giocatore più rodato e un incentivo ad un grande esborso potrà arrivare anche dai probabili incassi futuri (e dal risparmio degli ingaggi) derivanti dalle cessioni di Borriello, Rosi, Okaka e Pizarro.

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