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  • Roma: Dzeko convince, Paredes no. Mal di pancia Manolas
Roma: Dzeko convince, Paredes no. Mal di pancia Manolas

Roma: Dzeko convince, Paredes no. Mal di pancia Manolas

  • Francesca Schito
Terminato il ritiro in Val Rendana, cominciano già i primi bilanci in casa Roma. Spalletti, di ritorno da Pinzolo, avrà modo di giudicare chi gli è piaciuto e chi meno in questi 9 giorni di preparazione prima della partenza per la tournée statunitense in programma sabato prossimo. 

TOP - Un nome su tutti, quello di Kevin Strootman. L'olandese, out da più di due anni, ha una voglia e una grinta che dovrebbero essere da esempio per tutti i compagni. In allenamento, in partitella, in ogni esercizio non si è mai risparmiato e, anche se gli serviranno diverse partite per entrare in forma (per sua stessa ammissione), il numero 6 giallorosso sarà sicuramente un valore aggiunto della Roma spallettiana 2.0. Un altro che ha mandato messaggi rassicuranti è Edin Dzeko. L'attaccante bosniaco, pur non mostrando quella cattiveria agonistica che gli permetterebbe di essere un bomber di razza, sembra essersi lasciato alle spalle la stagione passata, tutt'altro che positiva. Bene anche alcuni dei giovani Primavera al seguito: in particolare De Santis (terzino destro) e D'Urso (centrocampista, all'occorrenza trequartista).

FLOP - Non hanno brillato Paredes, Iturbe e Manolas per diversi motivi. L'ex Empoli è sembrato piuttosto compassato e poco incisivo nel centrocampo romanista. Qualche tocco di troppo - Spalletti ha lavorato a lungo su esercitazioni con al massimo un paio di tocchi di palla - e una mancata rapidità d'esecuzione lasciano qualche perplessità sull'argentino. Di Iturbe colpisce spesso la sfortuna che lo accompagna. Per esempio, nell'ultima amichevole contro il Terek Grozny, l'attaccante era andato a un passo dal gol, ma un miracolo del portiere gli ha negato la gioia della rete. Il fatto che le cose per lui non vadano per il verso giusto può essere spesso legato a un episodio, ma il futuro dell'ex Verona è ancora in bilico. La partenza di questi due giocatori si materializzerà solo se capiteranno occasioni di mercato che porteranno alla Roma un giocatore di maggiore qualità. Un sacrificio accettabile. 

MANOLAS - Discorso diverso per quanto riguarda Manolas. Per tecnico e società il greco è incedibile, almeno per quest'anno. Lui ha continuato a mostrare segni di malcontento e un atteggiamento non certo esemplare in allenamento: in diverse occasioni si è tirato indietro per botte o infortuni poi smaltiti nell'arco di pochi minuti, tanto che palesi sono stati gli scontri verbali con Strootman, Dzeko e Zukanovic. Il "mal di pancia" del greco è legato al rinnovo contrattuale e all'adeguamento dello stipendio che arriverà a settembre

 

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