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  • Roma, Vainqueur: 'Spalletti ci ha dato la voglia di vincere'

    Roma, Vainqueur: 'Spalletti ci ha dato la voglia di vincere'

    Nella mattinata di oggi, ai microfoni dell'emittente ufficiale giallorossa, Roma Radio, è intervenuto il centrocampista William Vainqueur. Queste le sue parole: 

    Che momento è?

    Abbiamo fatto una buona partita contro Inter, non abbiamo perso punti. I compagni ora sono con le Nazionali e aspettiamo che tornino per continuare  la nostra serie positiva.

    Quali sono le differenze tra i campionati in Belgio, Francia e Italia?

    Il rigore tattico in Italia è più evoluto, quindi è più difficile rispetto a Belgio e Francia. Qui si chiede tutto a livello tecnico e a livello tattico.

    L'arrivo di Spalletti?

    Il mister è un grande allenatore, ci ha dato la voglia di vincere e dà un senso a ogni partita. Lui dà direttive e indicazioni differenti ad ogni partita.

    E' vero che ti sei sentito male dopo il primo allenamento qui in Italia?

    Quando sono arrivato non avevo fatto la preparazione, quindi al primo allenamento ho subito un po' il contraccolpo a livello fisico.

    Ci sono stati 10 giocatori francesi alla Roma.

    Qui sono passati ottimi giocatori, io mi ispiro a Dacourt.

    Ti manca soltanto il gol?

    Il mio ruolo è quello di stare davanti alla difesa, sia con Garcia che con Spalletti. E' certo che un gol mi darebbe più confidenza.

    Roma-Real Madrid è stato il momento più alto della tua carriera finora?

    Si, certo. Non avevo mai giocato la Champions League in passato, affrontare il Real Madrid è stato emozionante. Se fosse entrato il mio tiro forse il discorso qualificazione poteva cambiare, ma è inutile parlarne visto che ormai è passato.

    Domenica prossima c'è il derby.

    All'andata abbiamo vinto 2-0, anche se non c'erano molti tifosi sugli spalti c'era tensione nell'aria sia allo stadio che nei giorni precedenti. Abbiamo vinto e siamo stati molto contenti.

    Su Pjanic e Nainggolan.

    Sono troppo forti e sono complementari, giocano alla grande insieme.

    I tuoi ricordi al Nantes?

    Lì si giocava nello stesso modo dalle giovanili, grazie all'allenatore Jean-Claude Suaudeau: si giocava a 2-3 tocchi, che poi è quello che ci chiede adesso mister Spalletti, insieme alla velocità, alla profondità e alla verticalizzazione.

    Tra le stagioni 2012 e 2014 hai triplicato la tua valutazione sul mercato e hai vinto il premio del miglior giocatore secondo i tifosi dello Standard Liegi.

    E' vero, ho giocato molto bene in questo periodo. Il segreto? Ho lavorato come sempre, ho lavorato molto duramente sul campo e sono stato ricompensato.

    Sui fatti di Bruxelles.

    Purtroppo è un momento tragico, simile a quello che abbiamo vissuto a Parigi a Novembre. Dobbiamo restare uniti e solidali.

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