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  • Romamania:| Giovani, ma già stanchi...

    Romamania:| Giovani, ma già stanchi...

    La Roma arriva alla vigilia della partita contro la Juventus come un cantiere aperto. La seconda rivoluzione consecutiva imbastita dal ds Sabatini fatica a racimolare i primi frutti. La squadra gioca male e appare un ibrido tra quella che era l'anno scorso e quella che dovrebbe essere in questa stagione. 'Ho visto i giallorossi stanchi nel secondo tempo', ha dichiarato il castigatore Munari in mixed zone. Effettivamente quasi la totalità degli allenatori prepara allenamenti blandi durante la stagione, mentre Zeman prosegue il suo lavoro a suon di intensità e di doppie sedute. Il risultato è mostrato dalle immagini televisive. Nel marasma generale si salvano i signoli: Castan e Florenzi, nulla più. Difensore e centrocampista, capaci di guadagnarsi un posto soprattutto grazie alla scarsa concorrenza. E' proprio la mediana, più della difesa, a preoccupare maggiormente in queste prime quattro partite, nonostante gli investimenti profusi.

    Bradley ha giocato la prima da titolare, ha regalato due contropiede al Catania e poi ha tolto il disturbo. De Rossi è lontano dalla sua migliore condizione e distante anche dalle idee dell'allenatore. Tachtsidis gioca 10-15 minuti, poi si stufa. Marquinho si fa uccellare addirittura da Berardi (per non parlare di Stekelenburg qualche secondo più tardi) e corre come se avesse una benda agli occhi, Pjanic invece è fermo o sta male. Insomma, si è incapaci a rispondere ai dettami tattici del mister. Proprio il bosniaco è la mascotte negativa di questa nuova era della Roma. Giovane, di qualità, ma inutile. Poco decisivo e quasi sempre infortunato da sei mesi a questa parte: 32 partite e 3 gol rappresentano un tabellino da 'normale'. In tal senso, Lamela, sembra dare qualche segno di ripresa, ma la tigna è ancora inversamente proporzionale alla tecnica. O uno o l'altro. Ancora un mezzo giocatore. Menomale che c'è Totti. Ma non può essere immortale.

    Infine, una bella notizia: domani si giocherà fuori casa. La Roma ha sempre vinto in esterna e al contempo lo Juventus Stadium non ha mai conosciuto l'onta della sconfitta. Zeman contro Conte, direbbero in molti. Ma io i dualismi (per giunta tra allenatori) li trovo un controsenso in uno sport di squadra, scusate. Sulla carta non c'è storia, ma il campo ha insegnato che molto spesso i giallorossi mostrano il loro meglio proprio contro le candidate per lo scudetto, soprattutto lontano dall'Olimpico. Peccato che si debba competere pure contro squadre impegnate nella lotta salvezza, e che nel calcio esista un secondo tempo: tra Bologna e Sampdoria sono stati persi cinque punti su sei al rientro dall'intervallo e quest'anno non ci sono né giorni liberi né mancati ritiri prepartita a cui appellarsi. Che amarezza.

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