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  • Romamania:| I dimenticati da Montella

    Romamania:| I dimenticati da Montella

    Il ruolo della riserva è quello di farsi trovare pronta quando chiamata in causa dall'allenatore. Ma se all'interno della stessa stagione un giocatore diventa un ricambio dopo esser stato titolare, il discorso spesso cambia, le motivazioni iniziano a latitare. Nella Roma la medesima sorte, dettata dal passaggio del testimone da Ranieri e Montella, è toccata a cinque giocatori. Parliamo di Julio Sergio, Borriello, Simplicio, Greco e Brighi. Quest'ultimo - è bene sottolinearlo - non ha mai avuto il posto garantito, ma in quanto primo rincalzo del centrocampo poteva, fino allo scorso febbraio, esser considerato un dodicesimo titolare.

    Già, un dodicesimo. E non è neanche oggettivo definire tale Julio Sergio. Da quando, infatti, Montella gli preferisce Doni, si nasconde dietro ad un banale intortunio, del quale ci permettiamo il beneficio del dubbio: alzi la mano chi pensi siano necessari oltre due mesi di stop per una 'distorsione alla caviglia'. Il portiere non è un dimenticato da Montella, più semplicemente ha deciso di auto-estraniarsi nel momento in cui, dopo tanti sacrifici, è ripiombato nella situazione di due anni fa. Una montagna russa di emozioni dura da digerire a livello psicologico.

    Una mente più elastica nell'approccio alla nuova realtà è da riconoscere, invece, a Brighi, Simplicio e Greco. I tre mediani, operai per devozione, da sempre consci delle loro potenzialità, sono stati bravi a non montarsi la testa nel periodo di maggior luce. Eppure Greco e Simplicio avevano vissuto un inverno da protagonisti. Il primo messo sul mercato la scorsa estate, senza successo, ha iniziato a prendersi la propria rivincita d'improvviso a Basilea, in una notte da Champions.

    Alla vigilia della partita si fa male Pizarro, Greco in extremis va in panchina, entra, fa gol e poi inanella una serie di buone prestazioni in campionato. Si ricordano soprattutto quelle a Torino contro la Juventus e durante il derby d'andata, quando gli viene ingiustamente annullata una rete. Proprio contro la Lazio costruisce il proprio credito Simplicio. Un gol, due rigori procurati e tante risate. A fine febbraio, però, con l'arrivo di Montella cambia tutto, surclassati nelle gerarchie da Pizarro e Perrotta. Perchè l'aeroplanino a differenza di Ranieri decide di puntare sullo stesso gruppo di uomini, e i dimenticati finiscono per far la spola tra panchina e tribuna.

    Ora però, la Roma ha nuovamente bisogno di loro. Hanno a disposizione tre settimane di tempo per aiutare la squadra a riconquistare un posto in Champions e tornare ad essere... ricordati; in particolar modo dalla nuova proprietà, che a stretto giro di posta deciderà chi non è più utile alla causa. Come Borriello, da bomber a rincalzo: il suo futuro è lontano dalla Capitale. Ma tra una settimana in Coppa Italia contro l'Inter per lui sarà come un derby: e da dimenticato, magari, avrà l'opportunità di essere menzionato in futuro come il centravanti della stella d'argento. Carpe diem.

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