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  • Romamania: Mercato all'attacco

    Romamania: Mercato all'attacco

    Poteva andare meglio. Forse, però, anche peggio. E' difficile stilare un bilancio del mercato di gennaio della Roma, fortemente condizionato dal cambio in corsa del tecnico. Quelle che erano le necessità facilmente individuabili nello scacchiere di Rudi Garcia - un terzino, forse addirittura due - sono profondamente cambiate con l'arrivo di Luciano Spalletti e con il conseguente cambio di modulo. Paradossalmente, le mosse di grido sono arrivate così in attacco, reparto che sarebbe rimasto pressoché invariato in caso di permanenza del tecnico francese. Il transalpino aveva avallato la partenza di Iturbe, finito in prestito al Bournemouth (per ora senza particolare gloria), a patto di ricevere un sostituto. Individuato subito in Diego Perotti, giunto però nella capitale per ultimo per una serie di circostanze meramente economiche. Un profilo interessante, quello dell'ex Genoa. Alla corte di Gasperini, Perotti si è disciplinato: non è un bomber - ma fare peggio di Iturbe dal punto di vista realizzativo sarebbe complicato - ma è un giocatore che sa certamente lavorare per la squadra. 
    Chi sarebbe certamente rimasto a Roma con Garcia è Gervinho: l'addio dell'ex tecnico del Lille ha subito provocato la partenza dell'ivoriano. Troppo ghiotta, per Walter Sabatini, la possibilità di fare una robusta plusvalenza su un giocatore prossimo ai 29 anni ed eccessivamente anarchico per le idee tattiche di Spalletti. Al suo posto, almeno dal punto di vista numerico, è arrivato Stephan El Shaarawy, subito a segno con il Frosinone. Un colpo senza dubbio intelligente - il Faraone, in quanto italiano, è stato tesserato senza dover effettuare modifiche di lista - e che ha permesso all'allenatore di Certaldo di avere una freccia in più non solo sulla trequarti ma anche a tutta fascia. 
    Si torna quindi alla questione apparentemente irrinunciabile a inizio mercato: il terzino. Di fatto, non è arrivato. Ma con il 3-4-2-1 che ha sfoggiato in queste prime uscite Spalletti, il tecnico si è sentito sufficientemente coperto. A destra Florenzi, Maicon e addirittura Rudiger, a sinistra Digne, El Shaarawy e all'occorrenza Torosidis, che può giocare su entrambe le fasce. A Roma è sbarcato così Ervin Zukanovic, un jolly da utilizzare come centrale mancino di difesa, in emergenza come esterno dei 4 e, ovviamente, come terzino sinistro in caso di ritorno alla linea arretrata a 4.
    Considerando la "nuova Roma", e il potenziale utilizzo di Rudiger sulla fascia destra, oltre alle palesi difficoltà di Leandro Castan, è un mercato a cui manca un centrale difensivo di grande livello, pur considerando De Rossi ormai un difensore in pianta stabile. Arrivarci a gennaio sarebbe stato sicuramente non semplicissimo, ma la famosa "coperta corta" non si è allungata poi di molto. Spalletti, in questo mese, dovrà tenere duro con gli uomini che ha a disposizione, specialmente a centrocampo. Keita è apparso in grande affanno, Vainqueur a Torino è stato utilissimo ma sembra più un giocatore di rottura che di proposta. Il centrocampista perfetto, la Roma, ce l'ha già. Si chiama Kevin Strootman, e il grande acquisto di gennaio potrebbe essere lui. 

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