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  • Romamania: non si vince senza una società forte

    Romamania: non si vince senza una società forte

    • Francesca Schito
    Sono settimane che Spalletti lo ripete senza censura: "Siamo corti". Un messaggio chiaro a cui nessuno ha saputo rispondere. La società giallorossa ha pensato bene di dare al tecnico un centrompista, Grenier, a poi giorni dalla chiusura del mercato e poco altro. 

    La sconfitta di Genova è la conseguenza di una squadra stanca e poco reattiva, arrivata dopo un vantaggio iniziale che avrebbe dovuto mettere in discesa il match di Dzeko e compagni. Invece è bastato cambiare uno di quegli undici titolari per squilibrare un sistema che sembrava aver trovato la propria quadratura. La scelta di Manolas in panchina e Vermaelen titolare è stata ben spiegata a livello teorico dal tecnico, ma non convince. Sì, il difensore greco è in diffida e Spalletti avrebbe potuto pensare di non rischiarlo in vista del match all'Olimpico contro la Fiorentina, ma alla luce della mentalità del tecnico sembra una forzatura. Da Trigoria fanno sapere che Manolas non lascerà la Roma in questa finestra di mercato "a meno di offerte irrinunciabili". 

    Chi è pronto a partire è Leandro Paredes, vicinissmo alla Juventus. Così come Gerson che questa mattina ha preso un volo per Lille dove rimarrà in prestito fino al giugno del 2018. il roster a disposizione di Spalletti si fa ancora più corto e i sostituti (Baselli?) hanno meno di 48 ore per aggregarsi in giallorosso. 

    Un mercato in pieno fermento, che rischia di far perdere alla Roma punti preziosi che possono cambiare gli esiti di una stagione. Una società che volesse programmare un cammino vincente eviterebbe tutto questo trambusto. Juventus docet. 

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