Calciomercato.com

  • Romamania:| Ranieri, su la testa

    Romamania:| Ranieri, su la testa

    • Valerio Nasetti

    Esce Pizarro, entra l'Inter. La Roma? Un'anima fragile. Sabato scorso sembrava esser tornati ai tempi di Luciano Spalletti: gioco spumeggiante, azioni sciupate a ripetizione, tacco e punta, fraseggi in un fazzoletto di campo a mille all'ora, ripartenze, la vergogna di mandare la palla in tribuna, la scellerataggine del singolo. L'errore. La beffa. Il nervosismo. La caduta verticale. La sconfitta. Il rimpianto.

    Perchè la squadra vista a San Siro non è apparsa 'accia, accia', anzi. Ha messo sotto scacco l'Inter per un'ora, durante la quale, tuttavia, ha osservato troppi riguardi nei confronti dei Campioni d'Europa. Non ha affondato e quando mentalmente ha recepito l'impressione di essere più forte si è adagiata sugli allori. La concentrazione è calata, Vucinic si è trasformato in un assist-man perfetto al contrario, Pandev ha ringraziato e pareggiato i conti.

    Secondo tempo: esce Pizarro, entra Taddei, il brasiliano si dispone accanto a De Rossi nel ruolo di mediano, mentre Perrotta scala a destra (perchè?). Senza la propria guida spirituale la Roma va a tentoni. Gli spazi si allungano, le linee si allargano, l'Inter domina; poi entra un imbarazzante Adriano, Lobont va a formiche, i tifosi sparano petardi, Ranieri perde la testa, la squadra la partita. Primo campanello d'allarme. Qual'è stato il problema? Condizione fisica o mentalità? Se la risposta fosse la prima poco male, ci sarebbe tempo per recuperare. Ahimè, purtroppo, l'impressione che il tarlo nasca dalla testa ed allora, in questo caso, ci sarà molto da lavorare.

    Mossa dall'alto: Rosella Sensi, nonostante la carica sia provvisoria, è sempre il Presidente e deve tornare a far sentire la propria voce (non soltanto con la squadra, anche con i dirigenti). Mossa dal basso: Ranieri deve continuare a credere nei suoi ragazzi. Negli ultimi tempi le sue dichiarazioni sono apparse di basso profilo, non va bene. I miracoli non esistono. La Roma è arrivata seconda ed ha combattuto per lo scudetto grazie ai suoi meriti e non per volontà divina.

    Ora mi rivolgo direttamente a lei, mister. E' un ottimo tecnico, ci riprovi, metta tutto se stesso e creda nella sua squadra. La grande rincorsa ed i risultati della passata stagione sono stati frutto del lavoro quotidiano, non dei miracoli. Si riprenda la propria squadra, la 'martelli' se necessario, altrimenti la Roma tornerà ad essere un'anima fragile ed il ciclo virtuoso si chiuderà. Ingloriosamente. 

    Altre Notizie