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  • Romamania:| Se Adriano è meglio di Totti...
Romamania:| Se Adriano è meglio di Totti...

Romamania:| Se Adriano è meglio di Totti...

La scommessa è stata persa sia dalla Roma sia da Adriano. Il brasiliano è giunto al capolinea della sua avventura in giallorosso e probabilmente non solo. Sconfitto dalla propria debolezza, infatti, non ha nessuna intenzione di tornare calciatore, il dolore della morte del padre è ancora troppo grande. Non è in grado di reagire. E' stato il sogno e la delusione del tifoso romanista. In seimila al Flaminio al suo arrivo, nessuno alla sua partenza. Non ha lasciato il segno. Anzi sì, perchè il suo 'caso' ha spaccato lo spogliatoio romanista. Il contratto che lo lega alla Roma parla chiaro: quattro milioni di euro all'anno, il terzo stipendio dopo quello di Totti e De Rossi. Un ingaggio da top player per un ragazzone che ha trascorso i suoi mesi a Trigoria tra cure dimagranti e panchina. Vucinic guadagna la metà, Menez un terzo.

Eppure 'Adriano non è una scommessa persa': il ritornello di Trigoria si ripete da settembre. Da quando 'excusatio non petita', quindi 'accusatio manifesta'. Tant'è che alla prima occasione, la dirigenza lo vende. Pradè lo cede al Corinthians ed al suo posto punta Floro Flores. Rosella Sensi non è d'accordo: 'è un patrimonio della società'. La dottoressa, non contenta, invita Ranieri a schierarlo a Milano nella partita successiva. Per accontentarla manda in panchina Totti: 'il mio fratellino' come lei stessa ama definirlo. Al capitano, al calciatore più forte della storia della Roma, dunque, viene preferito un ex 'in grado di dare la profondità'. La Roma vince e Adriano, si prende il lusso di partire per il Brasile e tornare in ritardo. 'Il fratellino di Rosella' invece si presenta per primo puntuale alla ripresa degli allenamenti.

Risultato: la società difende Adriano e non muove un dito a favore del numero 10 bersagliato, nel frattempo, da critiche provenienti da ogni direzione. La gestione virtuosa si trasforma in irrispettosa. Eppure la questione era talmente semplice: Adriano non sarebbe mai potuto servire perchè per vincere lo scudetto occorrono calciatori, le scommesse sono per i perdenti. A proposito, ora è di nuovo in Brasile perchè a Roma non riusciva a dormire a causa del dolore provocato dalla spalla operata. In patria guida tranquillamente ed ha ripreso a bere. Per la società, evidentemente, questa viene definita 'vita da atleta'. Perchè in caso contrario ci sarebbe quella clausola... o se la sono dimenticata? 

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