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  • Romania-Albania: un po' d'Italia in TV

    Romania-Albania: un po' d'Italia in TV

    Iniziano le ultime sfide dei gironi a Euro 2016 e questa sera in campo va il girone A: impegnati i padroni di casa della Francia, ma in contemporanea va in scena anche una partita che riguarda da vicino l'Italia. Si gioca infatti Romania-Albania, un derby dell'est che però trova terreno fertile anche nel vecchio stivale: queste infatti sono due delle comunità più grandi sul territorio italiano, complessivamente quasi due milioni di persone che questa sera alle 21 saranno incollate al televisore col fiato sospeso per una sfida da dentro-fuori per le due squadre.

    COMUNITA' RUMENA, BOOM NEL 2000 - Forte il legame con la comunità romena, la più vasta in Italia con circa 1.151.395 (dati ISTAT al 2015) individui: gruppo vasto, arrivato per la maggior parte nel boom d'immigrazione dei primi anni 2000, tanto vasto da aver costituito una propria comunità religiosa (Eparchia ortodossa romena d'Italia), che ha portato la confessione ortodossa a diventare la seconda più seguita in Italia dopo quella cattolica. Tanti i volti celebri dello spettacolo regalati all'Italia dalla Romania e anche lo sport ha avuto qualche rappresentante illustre: su tutti Mircea Lucescu, allenatore nei campionati nostrani tra il 1990 e il 1999, tra le altre ha guidato l'Inter, e Adrian Mutu, attaccante girovago della Serie A che ha vestito le maglie di Inter, Verona, Parma, Juventus, Fiorentina e Cesena. In campo questa sera poi potrebbe esserci Gabriel Torje, che ha avuto dei trascorsi nell'Udinese.

    LEGAME A TRIPLO FILO CON L'ALBANIA - Se è stretto il rapporto con la Romania ancor di più lo è quello con l'Albania. Meno numerosa rispetto a quella rumena la comunità sul nostro territorio, circa 500.000 nel 2015, ma più integrata: il numero infatti è in costante calo per l'ottenimento della cittadinanza italiana e per il ritorno in patria di molti individui. Da non dimenticare poi gli Arbëreshë, i cosiddetti 'albanesi d'Italia': una comunità di oltre 100.000 persone sparse soprattutto per le regioni meridionali stanziatasi nel Bel Paese fin dal XV secolo, ritenuta una delle minoranze etniche più antiche e consistenti d'Italia. Il legame poi va oltre i numeri e la demografia, anche in campo sportivo il rapporto tra i due paesi è molto forte, basti pensare ai tanti giocatori albanesi che hanno giocato o giocano in Serie A: Bogdani uno dei precursori, ora ci sono i vari Berisha (Lazio), Manaj (Inter), Hysaj (Napoli) e Memushaj, che ha appena conquistato la promozione con il Pescara. A questi vanno ad aggiungersi Ujkani e Cana, passati recentemente rispettivamente al Latina e al Nantes, e quei giocatori di origine albanese ma che hanno scelto altre nazionalità: Dzemaili che gioca con la Svizzera, Hetemaj con la Finlandia. Infine ma non meno importante, il fatto che a trascinare l'Albania verso la storica qualificazione a questo europeo sia stato un italiano, Gianni De Biasi: due comunità radicate in Italia e un allenatore nostrano, c'è tanto azzurro in Romania-Albania di questa sera.

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