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Romano: Hamsik e quel 'no' alla Juve

Romano: Hamsik e quel 'no' alla Juve

Finalmente Marekiaro. Nel suo ruolo, ai suoi livelli, brillante più che mai nel nuovo Napoli di Sarri dove Hamsik è un ingranaggio intoccabile. Sembra passata una vita dall’era Benitez, il sorriso spento di Marek e uno scarso entusiasmo percepibile anche in campo. Oltre che sul mercato. Perché la situazione dello slovacco è stata più che delicata per diversi mesi a livello di interessamenti di altri club, dalla Juventus ad alcune società estere; il tutto, condizionato dal fatto che Hamsik non si è sentito valorizzato da un allenatore con cui la scintilla non è mai scattata. Insomma, l’ipotesi di un addio è stata più che concreta. Finché le certezze di Sarri non hanno cambiato qualcosa nella testa e nel rendimento.

RETROSCENA JUVE – Che la Juventus abbia provato a prendere Hamsik in estate è noto e confermato, dalle parole del presidente De Laurentiis a quelle del dg Marotta. Ma come è nata questa idea di operazione? Nel dietro le quinte c’è una mossa degli agenti di Hamsik, che proprio in virtù dello scarso rapporto con Benitez si erano informati prima della fine della stagione sulla possibilità di lasciare il Napoli di fronte a un’offerta importante e nel caso in cui non si fosse arrivati al traguardo Champions League, come poi è effettivamente accaduto. In quell’incontro con De Laurentiis è nata la possibilità di una separazione tra Hamsik e il Napoli; da lì, la Juve ha iniziato a informarsi con contatti, telefonate, sondaggi e un’offerta che ha toccato prima i 17 milioni, poi in pieno agosto i 20 milioni più bonus fino a 24 complessivi potenziali per Marekiaro. Tanti soldi, come netta è stata la resistenza del Napoli.

NUOVA ERA – In quel momento, piena gestione Sarri, da De Laurentiis alla dirigenza del Napoli la scelta è stata chiara: rifiuto assoluto, perché Marek non si tocca, ancor più se a cifre ritenute troppo basse. Rugani è sempre stato un discorso a parte, con la Juve che ha rifiutato fino a 20 milioni e non ha mai voluto liberarlo, per il Napoli come per l’Arsenal. Pazienza. In più, Sarri ha definito il centrocampista come ‘incedibile’ in un contatto diretto con De Laurentiis in piena estate, per il suo progetto; una decisione molto gradita ad Hamsik che ha potuto sentirsi importante. Da lì nasce il capovolgimento della situazione da quel maggio di fuoco fino all’agosto in cui il Napoli dice no alla Juve per il suo capitano, contento di rimanere in azzurro e quasi piacevolmente sorpreso di fronte alla presa di posizione netta di fronte alla proposta bianconera. Tanto che oggi con grande calma, nessuna pretesa e nessuna ansia si pensa già a un possibile rinnovo del contratto, in scadenza nel 2018. Dal prossimo inverno in avanti si getteranno le basi per il nuovo accordo. Perché adesso Sarri si coccola il suo Marekiaro, più luccicante che mai. Pronto a legarsi ancora al Napoli, da protagonista assoluto e senza rimpianti.

Fabrizio Romano

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