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  • Sabatini a CM: 'Juve sotto stress, Genoa ridondante'

    Sabatini a CM: 'Juve sotto stress, Genoa ridondante'

    • Gianluca Minchiotti

    Con Walter Sabatini ci eravamo salutati a fine 2010, con un'intervista sugli 'oscar' dell'anno che si concludeva, intervento che aveva fatto seguito a un paio di chiacchierate che avevano avuto come epicentro il Palermo, società di cui è stato direttore sportivo dal luglio del 2008 al 1° novembre 2010. Ora, a metà del mercato di gennaio, Sabatini torna a parlare ai microfoni di Calciomercato.com, facendo il punto sulle situazioni di mercato più calde del momento.

    In prima linea, in questi giorni, c'è sicuramente la Juventus. Questione portieri (Storari parte?) e, soprattutto, problema attaccanti. Dopo una serie infinita di infortuni, che ha lasciato a Del Neri il solo Del Piero a diposizione per il match con il Bari (nel quale il capitano bianconero è stato affiancato dal giovane Giannetti), la Juventus è alla ricerca di una nuova punta. I nomi che circolano sono quelli di Luis Fabiano e di Forlan...

    "E' ovvio che la Juventus adesso è sotto stress, deve fare delle scelte accelerate, non precisamente processuali credo, ma derivanti dallo stato di calamità naturale. In questo stato di calamità devono fare delle scelte accelerate e forse non sono neanche quelle che avrebbero voluto fare in una direzione programmatica. Sono costretti a farlo, però, vedremo... I giocatori di cui si parla sono tutti giocatori di ottimo profilo, quindi comunque vada faranno bene".

    Fino all'altro ieri, l'uomo giusto sembrava Floro Flores, che poi è finito al Genoa. I più maliziosi insinuano che, fra i motivi della decisione della Juve di non puntare sull'ormai ex punta dell'Udinese, ci sia anche il fatto che il giocatore fosse inviso a una parte della tifoseria, che, sul web, si era scagliata contro il suo possibile acquisto, giudicato 'non da Juve'.

    "Non penso che la Juventus, una società solida e ottimamente rappresentata si lasci condizionare, anche se bisogna sempre ascoltare tutti. L'umore popolare conta moltissimo e in qualche misura va anche assecondato, però quando si tratta di fare delle scelte bisogna essere in totale autonomia, altrimenti diventerebbe una situazione complessivamente ingestibile perché andare alla mediazione con tutti. Chiaro che gli umori popolari vanno ascoltati e assecondati, ma al momento delle scelte bisogna andare avanti per la propria strada".

    Un'altra società che sta vivendo un momento particolare sul mercato (e non solo, vista la protesta dei tifosi che ha portato addirittura Enrico Preziosi a minacciare di vendere la società) è il Genoa. Come vede questa situazione in continuo movimento? Sia ad agosto che adesso i rossoblù hanno cambiato quasi mezza squadra.

    "E' una caratteristica di questa società. Da qualche anno sta facendo un lavoro di grandissima vitalità e non è contraddittoria la scelta che stanno facendo, perché l'hanno già fatto in estate, come l'hanno fatto l'anno scorso. In corsa poi hanno anche cambiato allenatore e quindi cercheranno anche di assecondare qualche indicazione del nuovo tecnico".

    Vista la classifica, che inizia a essere un po' pericolosa, in una stagione come questa non è un po' un rischio fare una nuova rivoluzione?
    "Io non la leggo come una rivoluzione. Stanno facendo delle integrazioni e dei correttivi sempre rivolti al miglioramento. Qualcosa non ha funzionato e stanno cercando di correggere, come tutti d'altronde. Tutti correggono, tutte le squadre vengono corrette, anche quelle che vanno bene, o per integrare l'organico o comunque per renderle ancora più competitive qualche piccola correzione si fa. Magari il Genoa fa correzioni un pochino più ridondanti, più consistenti, ma fa parte del mestiere".     

    Capitolo Lazio. Tramontata l'ipotesi Santa Cruz, una prima punta, è arrivato Sculli, un attaccante esterno. Un cambio di rotta quindi. Ai biancocelesti può bastare Kozac come punta centrale?

    "Penso che il discorso prime punte - seconde punte sia un pochino tramontato, nel calcio che si sta giocando adesso in tutta Europa. La prima punta caratterizzata, la prima punta pivot, non è più funzionale, o quanto meno molti allenatori ne vogliono fare a meno, favorendo magari la scelta di calciatori che sappiano attaccare la profondità. Se hanno preso Sculli è perché, probabilmente, andavano cercando quella caratteristica".

    In Sud America è iniziato il campionato giovanile Under 20 per nazionali, il Sub-20, un torneo che spesso è stato la vetrina per scoprire nuovi talenti. Si è già messo in evidenza il brasiliano Neymar, che ha segnato quattro gol in una partita. A parte il talento del Santos, che comunque è già conosciuto, c'è qualche altro giocatore impegnato in questo torneo del quale presto sentiremo parlare in chiave mercato?

    "Le grandi prestazioni di Neymar risalgono a quando ha messo piede in campo per la prima volta, credo che non sia una novità per nessuno. Le novità? No, io sono arrugginito in questo momento... Non ci crede? (ride, ndr)".

    Naturalmente crediamo che Sabatini non sia affatto arrugginito, ma che, anzi, i nomi dei nuovi Pastore e dei nuovi Hernandez li abbia ben presenti. Sarà per la prossima volta!
     


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