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  • Sabatini: Balotelli-Inter, ultimo appello?

    Sabatini: Balotelli-Inter, ultimo appello?

    Fratelli d’Italia un anno fa, oggi non se ne salva uno. Prandelli fa rima con Balotelli, Immobile fa il paio con Cerci. E poi c’è Cassano, che fa e disfa da una vita.

    Li aspettavamo sull’attenti, mano sul cuore e po-po-po. Il Mondiale ce li restituì a pezzi, questa stagione anche peggio. Al ct son successe cose turche al Galatasaray, e adesso ha la barba più dell’eremita che del filosofo. Per tutti i ragazzi e tutte le consolle, SuperMario è tornato solo il personaggio del gioco. Ciro d’Italia, ex capocannoniere, di tedesco non ha capito né una parola né un’azione. C’è Cerci che ha fatto una gita nel calcio che conta (cit), poi è tornato: abbandonando il talento chissà dove, esibendo solo il cerchietto fermacapelli. E Cassano è Cassano: ha lasciato il Parma prima che andasse a male, ma per ora sta facendo la stessa fine.

    Brandelli, d’Italia. Avevano i titoloni dei giornali, oggi sono titoli sospesi per eccesso di ribasso. Eppure è passato un anno, mica un secolo. E adesso solo il calciomercato può restituirli al campo, strappandoli alle panchine internazionali. E chi in panchina ci tornerebbe volentierissimo (Prandelli), è costretto alla rincorsa dalla tribuna, seppur pronto a mettersi in coda quando l’altoparlante dei risultati diffonderà la consueta chiamata al varco “esoneri”.

    A dispetto dei comunicati ufficiali e delle strategie di Raiola, aspetta una chiamata anche Balotelli. Per lui squilli, sms e whatsapp non sono più quelli di una volta. L’ultimo modello di smartphone lo sta consumando meno del precedente, quando era tutto un Mario di qua e Mario di là. Oggi solo l’Inter può salvarlo, con la classica parabola del “figliol prodigo”. Che è un po’ datata, sì, ha quasi duemila anni. Ma va sempre bene, all’occorrenza. Anche perché nessuno sarebbe più figliol prodigo di Balotelli nei confronti di Mancini.

    A parte l’aspetto “religioso”, da citare senza esagerare, la curiosità diventerebbe puramente e solamente tecnica: se ha voglia di ri-giocare, e ri-assomigliare a quello di una volta, magari non sarà più SuperMario ma con Icardi comporrebbe una SuperCoppia di attaccanti molto social e altrettanto antipatici tra i colleghi. Un binomio da pagare il biglietto a San Siro per vedere l’effetto che fa.

    Proprio alla stadio, poi, Balotelli dovrebbe riconquistare i tifosi interisti. Impresa difficile, improbabile. Impossibile?

    Anche finire così dopo un Mondiale sembrava impossibile. Invece è successo. A tutti. E ora tocca a loro ripartire dagli ambienti più familiari: Immobile da Napoli, Cassano dalla Samp, Cerci dal Torino e Prandelli chissà. Per Balotelli l’ambiente migliore può essere creato solo – e soltanto – da Mancini. Quindi dall’Inter. Se agli interisti va…

     

    Sandro Sabatini

    Twitter: @Sabatini – Facebook: SandroSabatiniOfficial

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