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  • Sabatini: Pirlo-Inter e Lavezzi-Juventus, potevate pensarci prima

    Sabatini: Pirlo-Inter e Lavezzi-Juventus, potevate pensarci prima

    A volte ritornano: i campioni. E anche le idee. Sì, perché adesso la Juve riscopre quel che si sapeva già sei mesi fa: Lavezzi era/è il miglior sostituto possibile per rimediare alla partenza di Tevez. Non è forte e carismatico allo stesso modo. Ma ha caratteristiche simili. E la scadenza contrattuale con il PSG contribuisce: il rapporto qualità-prezzo lo fa salvare con nome “affare”.

    Altro giro, altra idea. Stavolta più recente. Ma vale sempre quel che i genitori rimproveravano tanti anni fa: “potevi pensarci prima”. Mancini vuole Pirlo, perché ha capito che è dura far tre passaggi di fila se i facitori di gioco hanno soltanto vite da mediano nei loro cv.

    Pirlo sta bene ma non benissimo a New York. Nel senso che - come molti “italians” - in vacanza all’estero scopriamo mondi fantastici, ma quando andiamo a vivere lontani ci piglia un po’ di nostalgia. La proposta di Mancini è un copia&incolla dell’operazione Beckham-Milan di qualche anno fa. Prestito da gennaio a marzo, quando il campionato Usa è fermo, possibilmente chiedendo di “elasticizzare” la permanenza italiana portandola a fine campionato. Non è impossibile, semmai difficile. Perché anche se hanno inventato i “leggings”, e quindi sono esperti di tessuti elastici, gli americani non sopportano di accartocciare carte già scritte, contratti già firmati e controfirmati. Tra l’altro, secondo le indiscrezioni, Pirlo percepisce uno stipendio da 10 (dieci) milioni di dollari all’anno. Non si prende all’outlet, insomma.

    Ma tutto si fa. Basta volerlo. E Mancini - è risaputo - quando vuole un giocatore non si ferma davanti a nulla e nessuno. Pirlo gli serve, meglio se a gettone e con impiego ben dosato. Per età e doti atletiche, è campione da una partita a settimana. Non di più. Quindi perfetto senza Coppe. Uno specialista. Un temporary job ben remunerato, così anche l’Inter sarebbe in linea con l’attuale mondo del lavoro. Solo con una riflessione che si può anche definire rimprovero o critica: il grintoso Felipe Melo, il generoso Medel, lo strapagato Kondogbia, il corridore Brozovic… Si vedeva già in estate, che prima o poi Mancini avrebbe chiesto un centrocampista dai piedi più delicati.

    Buona idea Pirlo, comunque. E’ vecchiotto, sì. Ma anche chi ha tirato fuori per primo la notizia, Bruno Longhi, è vecchiotto. Però una garanzia. E lo scrivo (si è capito?) anche per difendere un po’ la categoria dei “maturi”. I più giovani non hanno bisogno di pubblicità ;)

    Ha l’età giusta anche Lavezzi. E’ maturo e non ha certo usurato il motore negli ultimi anni parigini. Da un pezzo ormai gioca poco e guarda molto, dalla panchina. E non poteva che finire così: oscurato dagli inamovibili Ibra e Cavani e Di Maria e compagnia stellare, si è adagiato “all’ombra della Tour Eiffel” come si diceva una volta. Ma resta un ottimo giocatore. Da voto alto sempre. Da dieci e lode quando è in giornata. Rispetto a Tevez ha meno personalità, grinta e autorevolezza in campo. Ma come tecnica, non lo fa rimpiangere. Anzi.

    Bastava pensarci prima. Che poi, in realtà, è successo davvero. La Juve ci ha pensato, però senza convinzione. Così sono stati preferiti altri: Mandzukic, Dybala, Zaza… L’unica spiegazione è che non si volesse creare un paragone così immediato tra giocatori simili: Tevez e Lavezzi. Il confronto avrebbe soffocato il “Pocho”? Chissà. Forse la risposta arriverà a gennaio.

     

    Sandro Sabatini (giornalista Mediaset Premium)

    Twitter: @Sabatini  -  Facebook: SandroSabatiniOfficial

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