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  • Salernitana:| Un addio senza le lacrime

    Salernitana:| Un addio senza le lacrime

    Aggrappati alle notizie raccolte via internet, incollati ai cellulari, i calciatori si sono tenuti in contatto costantemente passandosi la voce. «Il primo a chiamarmi è stato Montella - dice Accursi che a distanza di 12 mesi rivive il "dramma" della fine del calcio prof come giá gli era successo col Perugia - anche se è l’u ltima a morire, stavolta la speranza era flebile perché la situazione era molto complicata. Dispiace per la cittá che rivive una situazione così brutta a 6 anni di distanza dalla volta scorsa. Significa che chi in questi anni ha gestito la societá non è stato all’altezza. Dispiace per noi calciatori, che, insieme ai dipendenti della societá, abbiamo affrontato grandi sacrifici durante tutto l’anno.


    Finire così non ripaga i nostri sforzi ed il nostro attaccamento alla maglia: c’è gente che ha lavorato senza prendere quasi mai lo stipendio e la cancellazione della societá è un danno sotto il profilo umano ed economico. Si fosse riusciti a continuare, alcuni di noi speravano di restare a Salerno dove si era creato un gruppo fantastico. Il ricordo che mi porterò dentro per sempre è il grande affiatamento, la grande coesione che ho avvertito tra noi al ritorno negli spogliatoi dopo la finale di ritorno col Verona: in quel momento ho capito che questa stagione a Salerno è stata la più bella ed intensa che abbia mai vissuto da calciatore. Negli ultimi tempi ho letto di trattative per la cessione, ma ho avuto l’i mpressione che si trattasse di gente che non aveva un interesse reale. La questione del marchio, ad esempio, era nota. Però, la colpa non è di queste persone se la Salernitana è stata cancellata, sia ben chiaro. Pronto a restare in D? Difficile dirlo ora».

    • Nessuna reazione ufficiale da parte del sindaco De Luca. Avevano smesso di sperare da tempo nel miracolo i tifosi. Gli ultras stanno valutando eventuali iniziative da intraprendere, come anche il Centro di coordinamento e Il Salerno Club 2010 ieri ha tenuto una riunione: «La colpa di questa situazione è di Lombardi - rimarca l’a ddetto stampa Massimo Grisi - il responsabile unico è lui, non certo chi ha trattato o si è fatto avanti in queste settimane per rilevare la Salerniana, né tanto meno il sindaco. Ora pensiamo al futuro. Nessuna preclusione verso chi vorrá fare calcio a Salerno, sarebbe ingiusto etichettare queste persone come sciacalli: da imprenditori devono fare determinati ragionamenti. Speriamo solo di tornare in alto quanto prima». Amareggiato il ds Salerno: «La Salernitana è stata abbandonata al destino dice - non è fregato niente a nessuno che stesse morendo. Con un gol in più nella finale col Verona sarebbe cambiato tutto.

    Il mio futuro? Ora devo riflettere». Ha gettato la spugna dopo mesi di trattative Loschiavo: «Mi dispiace per i tifosi, quelli veri, della Salernitana. Le trattative con Casale e Cesarano erano reali, purtroppo anche il destino ci ha voltato le spalle.Ci sono state situazioni che sono andate oltre la mia volontá.Mi assumo tutte le responsabilitá».


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