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  • Samp, Di Carlo:| 'Vogliamo partire forte'
Samp, Di Carlo:| 'Vogliamo partire forte'

Samp, Di Carlo:| 'Vogliamo partire forte'

  • L.T.

A due giorni dall'esordio in campionato con la Lazio, Domenico Di Carlo torna col pensiero sull'eliminazione dalla Champions League («Dispiace soprattutto per il risultato finale, ma la voglia e la determinazione viste in campo col Werder Brema fanno ben sperare per il futuro»), commenta il sorteggio di Europa League («il Metalist è un avversario che conoscete già, fisica come tutte le squadre dell'Est Europeo. Il PSV è una squadra di caratura internazionale, con grande esperienza europea e gli ungheresi del Debrecen lo scorso anno faceva la Champions») e tiene lontane le voci di mercato («fino a domenica penso solo alla Lazio, se qualcuno chiederà di essere ceduto per andare a giocare, arriveranno dei sostituti»).


Smaltita la delusione per l'eliminazione dalla Champions, come si fa a ripartire?
«Domenica sera inizia il campionato e per arrivare a fare la Champions League bisogna fare un buon campionato. L'obbiettivo è fare sempre il massimo, cercando di ripartire con lo spirito giusto, a prescindere dai risultati che riusciremo ad ottenere nelle tre competizioni in cui saremo impegnati. Per ottenere risultati importanti, bisogna ripartire da zero dopo ogni partita».

Inizia il campionato e a Marassi arriva la Lazio. Che Sampdoria troveranno i biancocelesti?
«Lo spogliatoio, come tutte le altre componenti della Sampdoria, è deluso solamente per il risultato, ma la prestazione ci deve dare coraggio per affrontare nella maniera giusta la stagione che sta cominciando.Con la Lazio dobbiamo mettere in campo anche un po' di quella rabbia che abbiamo accumulato al 93' martedì: tutti noi vogliamo iniziare il campionato nella maniera giusta».

Il modulo visto col Werder, ovvero il 4-3-1-2 verrà riproposto?
«Questa è una squadra duttile, che ha giocato a tre in difesa con Mazzarri e con la difesa a quattro, prima con Novellino e poi con Del Neri. Gli uomini però sono rimasti pressoché gli stessi e in mezzo al campo abbiamo elementi duttili per provare moduli diversi, non solo il 4-3-2-1, ma anche il 4-3-3».

Quindi già con la Lazio potremmo rivedere Guberti alle spalle di Cassano e Pazzini?«Abbiamo le caratteristiche per sfruttare le fascie e dare più potenza al centrocampo. Per fortuna gli accertamenti a cui si è sottoposto Tissone in giornata hanno scongiurato un infortunio di grave entità. Chi è uscito malconcio martedì sera sta meglio, ma lavora ancora a parte: deciderò dopo la rifinitura chi potrà essere della partita. Per fortuna, si gioca domenica sera e quindi abbiamo mezza giornata in più per recuperare chi non è al meglio».

Passando alla Lazio, che avversario si aspetta?
«La Lazio è una squadra di qualità: fra Ledesma, Hernanes, Matuzalem, Mauri, Floccari, Zarate e Rocchi hanno tutti grandi doti di palleggio, tuttavia qualcuno di questi dovrà star fuori. La Lazio ha fatto una campagna acquisti importante, abbiamo grande rispetto per i biancocelesti, ma io domenica voglio vedere la mia grande Samp che quando gioca come sà, fa emergere le qualità dei singoli e può giocarsela tranquillamente contro ogni avversario».

Sia nel precampionato che nelle due sfide col Werder Brema, la Sampdoria ha subito gol con tiri scagliati da lontano. Come mai?
«Abbiamo subito spesso gol con tiri da lontano, è vero. Da una parte può essere positivo perché la difesa regge bene, però è anche vero che abbiamo lasciato troppi spazi agli avversari nella zona centrale del campo. Il cambiamento di modulo a centrocampo è stato fatto anche per dare un po' più di copertura alla difesa, ma sono fiducioso: ho capito qual è il potenziale della Sampdoria e gli ampi margini di miglioramento che possiamo avere nel prosieguo di stagione».

La mentalità però dovrà essere sempre quella di martedì sera?
«Noi dovremo avere un'unica mentalità. Lo spirito dovrà essere sempre quello di una squadra eccellente, che dovrà giocare ad un livello massimo di concentrazione e determinazione: solo così potremo mettere in risalto le qualità dei singoli, che possono fare la differenza. Lo scorso anno la Sampdoria ha disputato un campionato straordinario: quest'anno tutte le avversarie si sono rafforzate, ma non è detto che quanto accaduto la stagione passata non possa ripetersi. Gli investimenti sono importanti, ma a mio avviso più dei soldi contano idee e stimoli».

Impossibile non parlare di mercato, che chiuderà il 31 agosto. Dopo l'eliminazione dalla Champions, teme qualche partenza importante?
«Non credo che la società abbia intenzione di privarsi di alcun elemento. Il nostro compito è quello di dare continuità al lavoro compiuto dalla Sampdoria negli ultimi anni, partendo da questo gruppo di giocatori. Se qualcuno chiederà di essere ceduto per andare a giocare perché pensa di non trovare abbastanza spazio qui, qualche altra pedina verrà inserita in sostituzione dei partenti. Tuttavia spero che rimangano tutti, per affrontare uniti e compatti questa stagione che si prospetta lunga ed impegnativa».


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