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  • Samp, ecco il giovane Calò: 'Studio Fernando e Soriano, e sogno la prima squadra'

    Samp, ecco il giovane Calò: 'Studio Fernando e Soriano, e sogno la prima squadra'

    • Lorenzo Montaldo
    Giovani sampdoriani crescono. Già perchè la Primavera della Sampdoria può vantare parecchi ragazzi interessanti tra le sue fila. Tra di loro, non si può non citare Giacomo Calò, centrocampista centrale che piace tanto in giro per l'Italia e che sta trascinando il club blucerchiato sino ai play off.

    Samp TV ci ha portato alla scoperta del giovane triestino classe 1997: "Ho dato i primi calci nel ricreatorio sotto casa mia, e poi all'età di 5-6 anni ho iniziato a giocare nel Trieste Calcio, a 12-13 anni sono passato alla Triestina. A 14 sono arrivato a Genova nell'anno degli Allievi di mister Beruatto, poi ho avuto mister Pedone, Chiesa e ora di nuovo Pedone" racconta proprio Calò. Che non è nato centrocampista: "Da piccolo a 7 giocavo attaccante, però non avevo tutte le qualità per fare bene in avanti, allora nel campo a 11 sono andato davanti alla difesa, e da lì ho proseguito fino ad oggi".

    Le idee, comunque, restano ben chiare, soprattutto sulle sue caratteristiche: "Penso di essere un giocatore dotato di un buon calcio e di una buona resistenza, anche se con l'impatto fisico qualche volta vado un po' in difficoltà. Mi sto allenando molto sulla rapidità nel breve e sullo stacco di testa. Guardavo la Juve quando ci giocava Pirlo e anche il Barcellona di Xavi e Iniesta, e prendevo spunto. A centrocampo poi è importante avere feeling: con Serinelli, ad esempio, gioco da 4 anni, lui conosce i miei difetti e io i suoi, se mi vede in difficoltà mi dà una mano e io faccio lo stesso".

    Da ogni mister avuto a Bogliasco, Calò ha saputo rubare qualcosa: "Beruatto mi ha insegnato a stare in campo e a guardare prima cosa succede, e ad aver organizzazione mentale. Mister Pedone mi ha insegnato la grinta che bisogna mettere nei contrasti e la cattiveria, Chiesa invece mi ha spiegato come giocare con gli attaccanti". Alla Sampdoria, gli 'idoli' sono due: "Mi piace molto Fernando, cerco di rubare il più possibile da lui, e poi Soriano, è fortissimo. Lui stesso, Krsticic e anche Pedro (Obiang, ndr) l'anno scorso aiutavano moltissimo noi ragazzi del convitto quando andavamo a fare gli allenamenti con i 'grandi', avendo vissuto la stessa esperienza sanno cosa si prova".

    Nell'ultimo derby con il Genoa, Calò ha ristabilitò la parità con un gran tiro al volo: "Il Derby è una gara a parte, noi del convitto abbiamo imparato a conoscerlo non subito, ma al secondo o terzo derby abbiamo cominciato a sentirlo di più. I nostri compagni di Genova ci hanno trasmesso il significato che c'è nel giocare questa partita -continua Calò-. La Primavera della Samp è una squadra tosta, organizzata, giochiamo a memoria perchè ci conosciamo da tantissimi anni".

    L'obettivo, ovviamente, è sempre quello: "Il mio sogno è esordire in prima squadra, ce la metterò tutta, perchè sono 4 anni che ci lavoro e in questi ultimi mesi mi impegnerò ancora di più per realizzare il mio sogno".

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