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  • Ivan senza paura: 'Vorrei restare a lungo nella Sampdoria'
Ivan senza paura: 'Vorrei restare a lungo nella Sampdoria'

Ivan senza paura: 'Vorrei restare a lungo nella Sampdoria'

  • Lorenzo Montaldo
Tra le sorprese più liete della travagliata stagione 2015-2016 della Sampdoria c'è di sicuro il giovane David Ivan. Classe 1995, fisico ancora da giovanissimo eppure tanta, tantissima grinta e personalità.

"Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette" cantava De Gregori. Quando scende in campo, però, Ivan sembra già un giocatore affermato e compiuto. La grande prestazione offerta contro il Torino è stata solo l'ennesima in una stagione che lo ha di fatto lanciato nel calcio che conta: «Io non ho paura. Sono meno grosso di altri, ma proprio per questo nei contrasti ci metto tutta la forza. Non ho mai paura perché già sono piccolo e gli altri potrebbero pensare che io possa avere timore» racconta il giocatore slovacco a Il Secolo XIX. «Mi chiamano Il Terribile e mi piace: ma lo sono solo in campo. Vado sempre al massimo, purtroppo col Torino abbiamo preso gol in extremis e non è mai bello, finché l'arbitro non fischia non è finita. Siamo delusi, ma dobbiamo riprenderci subito. Le mie armi migliori sono corsa, grinta e voglia di aiutare i miei compagni. E se hai voglia, la stanchezza non si sente e puoi giocare ogni tre giorni. Dipende tutto dalla testa».

Idee chiare e ben precise per Ivan, che ha già un bellissimo ricordo della sua esperienza a Genova: «Il gol contro il Palermo sotto la Sud, con i tifosi che mi hanno mandato tanti bei messaggi. Ma per me ogni partita è un'emozione perché l'anno scorso non avrei pensato che sarei stato qui, in A con la Samp. Il più brutto ricordo, invece, è quello del pareggio con la Lazio, ma come squadra. L'espulsione all'esordio col Carpi è stata singolare, la prima nella mia vita. In A tutti sono veloci a spostare la palla ma lavoro per non ripetere l'errore - prosegue il giovane centrocampista- so di dover migliorare su tutti, ma i compagni e il mister mi aiutano molto».

Ruoli preferiti? A Ivan basta giocare «Mi va bene tutto. Nelle giovanili, a parte gli ultimi due anni in Primavera in cui ho giocato osato davanti alla difesa, ho quasi sempre fatto la mezzala. Poi Zenga mi ha schierato come esterno: è stata una cosa nuova ma mi piace imparare. Skriniar? Lui è un difensore centrale, simile a Skrtel de Liverpool: dicono tutti che sia il suo erede. Ci conosciamo dall'Under 15, siamo molto amici, ha personalità, forza e tecnica. In Slovacchia si fa meno tattica, ma si abituerà presto».

Ivan non ha dubbi neppure sui suoi obiettivi futuri «Spero di fare ancora tante presenze quest'anno e cercare di arrivare più in alto. Penso solo a dare il massimo, qui sono contento, per me il Doria è una grande squadra, vorrei rimanere il più a lungo possibile. Ho esordito in Europa col Vojvodina e mi piacerebbe di nuovo giocare una coppa» conclude. E se lo augurano anche i suoi tifosi.

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