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  • Samp, Eder chiama Soriano: 'Tra sei mesi qui? Sarebbe un bel colpo'

    Samp, Eder chiama Soriano: 'Tra sei mesi qui? Sarebbe un bel colpo'

    • Lorenzo Montaldo
    Gli obiettivi per cui lottare, per Martins Eder, sono cambiati in soltanto un mese. Dalla lotta salvezza alla lotta Champions, el mezzo un cambio di maglia. Il bomber italo-brasiliano a gennaio si è tolto la casacca blucerchiata, per indossare quella nerazzurra.

    Dalla Samp all'Inter, da Genova a Milano, un viaggio che Eder vorrebbe veder intraprendere anche all'ex compagno Roberto Soriano: "Soriano tra sei mesi qui? Così si dice... ma non so: certo che se lo prenderà, l'Inter farà un bel colpo. Soriano è un centrocampista moderno, completo, che sa fare le due fasi" ha detto Eder a La Gazzetta dello Sport.

    L'attaccante, però, non dimentica il suo vecchio club: "
    Il cambiamento vero l'ho fatto alla Sampdoria, club che non dimenticherò mai di ringraziare e che tra l'altro incontreremo tra due settimane. Prima di arrivare a Genova ero un ragazzo di 24 anni che magari arrivava 10 minuti prima dell'allenamento, che pensava ad altro, insomma proprio un ragazzino... " racconta Eder. "Poi, da lì, mi sono detto: basta, datti una regolata, non buttare questa grande opportunità. E, dall'alimentazione all'allenamento fino a tutto il resto, ho cominciato a cambiare regime. Crescendo".  

    Ci mise un po' Eder a sbloccarsi dal suo arrivo in Liguria: "Anche alla Sampdoria arrivai a gennaio e fino ad aprile rimasi senza gol. Ma poi mi sbloccai, alla fine feci quelli giusti e andammo in serie A dopo che a un certo punto avevamo 12 punti di distacco dalla zona play-off. Insomma: gli obiettivi vennero raggiunti".

    A Milano, Eder ritroverà anche il vecchio compagno Icardi: "Differenze? Lo trovo uguale. Forte come ora dentro l'area. A quel tempo, quando salì dalla Primavera, era impressionante: pochi come lui sanno dare tanto dentro l'area di rigore"

    In chiusura, il numero 23 elogia anche un allenatore legato a doppio filo alla sua storia personale, ma anche a quella del club blucerchiato: "A Iachini devo tanto: l'ho avuto alla Sampdoria e a Brescia, mi ha insegnato a stare nel calcio italiano".

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