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  • Samp, l'ex Lucchini: 'Avrei firmato in bianco, poi Sensibile...'

    Samp, l'ex Lucchini: 'Avrei firmato in bianco, poi Sensibile...'

    • Lorenzo Montaldo
    Stefano Lucchini è rimasto molto legato ai colori blucerchiati. Con la maglia della Sampdoria il difensore, oggi al Cesena, ha raggiunto l'apice della sua carriera. Non è una supposizione, bensì un'ammissione del diretto interessato, che sabato guarderà al match tra il club genovese e l'Empoli con gli occhi del doppio ex:

    "Sinceramente non mi aspettavo che la Sampdoria facesse questa fatica" ha detto Lucchini a Sampnews24.com. "La rosa iniziale e quella attuale è composta da giocatori di grande valore. Nella gestione di Zenga la squadra non andava benissimo fuori casa ma in casa i risultati non erano stati male. Poi la società ha preso la sua decisione di cambiare, ha preso un allenatore importante come Montella. Hanno dovuto pazientare un attimo, il problema è che in Serie A le società di pazienza ne hanno poca, ma ora sono arrivati due risultati importanti. Secondo me il cammino intrapreso è quello giusto, lui è un grande allenatore e ha una rosa di qualità, con quello che gli serve per esprimere il suo gioco".

    "Affronterà un Empoli ben organizzato e forte - prosegue poi Lucchini- L'entusiasmo degli ultimi due risultati farà bene ma la partita è aperta a tutti e tre i risultati. L'Empoli è in crisi di risultati ma non di gioco, la Sampdoria arriva da due risultati ultili consecutivi sulle ali dell'entusiamo: è una partita aperta a tutto".

    Inevitabile, poi, soffermarsi sul suo passato blucerchiato: "È facile dire il momento più bello, i quattro anni vissuti a Genova sono stati incredibili, ho un ricordo indelebile nonostante la retrocessione. Il culmine della mia carriera è stato proprio alla Sampdoria. Con i preliminari di Champions ho toccato la Nazionale, lì ho vissuto l'apice della mia carriera. Per quanto riguarda invece la delusione più grande togliendo la retrocessione penso a quando arrivò Sensibile e mi mandò via senza nemmeno parlarmi, prendendo la sua decisione senza avermi interpellato nonostante avesse detto a mezzo stampa che avrebbe incontrato ogni singolo giocatore per guardarlo negli occhi e verificare chi volesse rimanere e ripartire dalla Serie B con la Sampdoria". Parole decise, che Lucchini poi approfondisce: "L'ho detto tante volte, sarei rimasto. Per me è stato difficile salutare Genova, già in quegli anni avevo pensato che il mio futuro sarebbe stato alla Sampdoria, anche a fine carriera mi sarebbe piaciuto rimanere in società, fare l'allenatore del settore giovanile. La più grande delusione è stata quella. È un peccato, negli ultimi anni ho sempre sperato di tornare, se ne era parlato qualche anno fa e avrei firmato anche in bianco pur di tornare, la cifra avrebbero potuto mettercela loro. Mi sono innamorato della società e della città, ma purtroppo non c'è stata la possibilità di tornare. Un giorno da allenatore del Settore Giovanile magari ci sarà la possibilità di incontrarsi".

    Nel futuro di Lucchini potrebbe esserci quindi una panchina, e il sogno è ancora tinto dei colori della Samp: "La mia idea è quella di giocare ancora un paio d'anni, sto bene fisicamente e mi sento ancora un giovanotto, però tra un paio d'anni mi piacerebbe rimanere nel mondo del calcio. Quello degli allenatori è un mondo che mi affascina, sicuramente vorrei partire dai settori giovanili -conclude Lucchini-. Se una delle mie ex squadre mi desse la possibilità ne sarei felicissimo, se fosse la Sampdoria ancora di più".
     

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