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  • Samp, Soriano e quel compleanno agrodolce

    Samp, Soriano e quel compleanno agrodolce

    • Lorenzo Montaldo
    Due sessioni da protagonista assoluto del mercato, 25 anni oggi e una strana, per certi versi paradossale situazione. Per Roberto Soriano, capitano della zoppicante Sampdoria e punto fermo della Nazionale di Antonio Conte, questo sarà un compleanno agrodolce.

    Il suo Doria arranca ma la stagione di RS21, come ormai lo chiamano a Genova, è stata in alcuni tratti forse la migliore della sua carriera. 7 gol in un campionato non li aveva mai fatti, il centrocampista, eppure nonostante ciò c'è chi ha il coraggio di crocifiggere le sue prestazioni. 

    Forse a volte non è stato all'altezza delle aspettative, vero, ma spesso e volentieri Soriano si è caricato da solo sulle spalle l'onere e l'onore di trascinare i blucerchiati. Da giovane, si diceva di lui che non fosse continuo, poi che non avesse una precisa collocazione tattica, poi che non risultasse mai decisivo. 

    Ora, alla prima gara meno positiva rispetto alle altre, ecco tornare nuovamente a galla le vecchie critiche, che rimbalzano addosso ad un giocatore la cui carriera è stata cambiata, e per sempre, da Sinisa Mihajlovic. Lo voleva il Napoli, lo voleva il Milan, lo voleva la Fiorentina, ora sembra desiderarlo più di tutti l'Inter. Così, nel caso fosse necessario sottolineare che forse qualcosa di buono il calciatore nato a Darmstadt l'8 febbraio 1991 qualcosa di buono lo ha fatto.

    Soriano nel frattempo a Genova le candeline le ha già spente 7 volte. E nonostante i detrattori, la stragrande maggioranza dei tifosi blucerchiati, quando vede un ragazzino farsi uomo e giocatore con la maglia addosso, poi non riesce proprio a dimenticarlo. Soltanto, lui ci ha messo un po' di più degli altri a farsi benvolere, vai a sapere perchè.

    Magari Roby l'anno prossimo soffierà sulla sua torta di compleanno in un'altra città, tutti ci auguriamo di no eppure le vie del mercato sono infinite, ma Genova e la Samp non se le dimenticherà mai. Neppure questo 2015-2016 di gol, di luci e di ombre. 

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