Non è stato il Cassano dell'età dell'oro, capace di far pendere l'ago della bilancia. Ma questa volta ha fatto la sua parte, con impegno e grande spirito di sacrificio. Una prova non trascendentale, ma certamente molto più positiva rispetto a Brema, dove non era mai riuscito ad entrare in partita, tanto da ricevere nei giorni successivi qualche critica da parte di alcuni tifosi.

Per questo Cassano ha dato a tratti la sensazione di voler strafare, ha cercato in tutti i modi di trovare la giocata sopra le righe, l'assist capace di mettere il compagno davanti al portiere. E il primo gol del Pazzo è nato proprio da una sua intuizione dopo una magistrale apertura di Stankevicius. Ha osservato i supplementari dalla panchina, soffrendo come un cane. E alla fine la sua espressione era più eloquente di tante parole.