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  • Sampdoria-Cesena:| Le voci dallo spogliatoio

    Sampdoria-Cesena:| Le voci dallo spogliatoio

    • Matteo Oneto

    Sfida salvezza a Marassi per Samp e Cesena. Di Carlo perde Poli per un risentimento muscolare ma non rinuncia al rombo di centrocampo, è Mannini ad affiancare Dessena e Palombo; in attacco torna dal primo minuto Biabiany. Ficcadenti sceglie Malonga e lascia in panchina Rosina preferendo la velocità di Giaccherini. I blucerchiati partono meglio, al 12' lancio illuminante di Palombo per Biabiany che salta anche Antonioli ma poi cincischia e si fa rimontare dal portiere romagnolo. Il Cesena non subisce lo sterile possesso palla di Palombo e compagni e cresce con il passare dei minuti. Al 30' grande occasione ancora per Biabiany, Maccarone salta l'uomo in area e offre all'ex Inter una pallone solo da buttare dentro, ma il tap-in finisce alto. Cinque minuti più tardi capitan Palombo deve arrendersi ad uno scontro di gioco, al suo posto entra Koman. La Samp perde la sua luce per poi sprofondare nel baratro: al 42' gran destro di Parolo da fuori, palla nell'angolino e Curci battuto, Cesena in vantaggio. L'inizio ripresa ha il sapore della resa incondizionata per la Samp, che in due minuti crolla sotto i colpi di Giaccherini: al 46' destro al volo che batte Curci, al 47' clamoroso errore di Gastaldello che spiana la strada al piccolo attaccante, il tocco in porta è quasi un gioco da ragazzi. Il Cesena passeggia sulle ceneri di una Samp completamente allo sbando. La reazione dei padroni di casa non c'è, il gol che accorcia le distanze all'82' di Volta è un gentile regalo di Antonioli che non trattiene la punizione centrale di Maccarone. Subito dopo la rete dell'1-3, Riccardo Garrone abbandona lo stadio sotto i fischi della tribuna, un minuto più tardi sono i tifosi più caldi a farsi sentire con cori e striscioni contro Di Carlo. La partita continua e la Samp trova anche il 2-3 con un rigore di Maccarone proprio al 90' ma non tira proprio aria di impresa oggi a Marassi. La Samp perde in casa la sfida della vita, si scoglie sotto i colpi di un Cesena freddo, cinico, ben messo in campo e con la mentalità giusta per lottare per la salvezza. Atteggiamento che la Samp non ha e che rischia di pagare caro, domenica blucerchiati a Catania, altra 'partita della vita...'.

    SAMPDORIA

    Il centrocampista della Sampdoria, Angelo Palombo: 'Parlo io perché sono il capitano ma lo faccio a nome di tutta la squadra, anche se c'è poco da dire, è un po' di tempo che diciamo le stesse cose ma in campo non riusciamo a invertire la rotta. Facciamo due partite bene e tre male, ora la classifica è disastrosa ma non dobbiamo avere paura, altrimenti siamo già in serie B. Serve più umiltà e rabbia per salvarci, tutti dal primo giocatore al'’ultimo devono dimostrare di essere all'altezza di vestire questa maglia, è questo lo spirito che voglio vedere nella squadra. Devo chiedere scusa alla gente, ci meritiamo i fischi che sono piovuti oggi a Marassi. Da martedì saremo in ritiro ed giusto perché così non si va da nessuna parte'.

    CESENA

    Il centrocampista del Cesena, Giuseppe Colucci: 'Due settimane fa ci davano tutti per spacciati e ora siamo di nuovo in corsa. Sapevamo di poter vincere oggi contro una Samp ferita, abbiamo dimostrato di avere tanta personalità perché venire a vincere a Marassi non è mai facile. E' stato bravissimo mister Ficcadenti a dirci di partire forte nella ripresa, ci ha caricato davvero tanto. Adesso è importante continuare così, ci servono ancora 12 punti per vedere esaudito il nostro desiderio di rimanere in serie A. Adesso siamo in buon momento, il mister ha influito sulla testa e sul gruppo facendo un grande lavoro. Adesso c'è la Juve, altra squadra ferita ma che ha grandi qualità'.

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