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  • Sampdoria, l'obiettivo di De Silvestri: 'Dal 13° posto in su'

    Sampdoria, l'obiettivo di De Silvestri: 'Dal 13° posto in su'

    Il terzino della Sampdoria Lorenzo De Silvestri ha rilasciato una lunga intervista al Corriere Mercantile. 'Contro la Juve sarà una gara difficilissima, ma questo lo sanno tutti: bisognerà rimboccarsi le maniche e correre - spiega il giocatore blucerchiato -. Anzitutto dovremo chiudere sempre gli spazi in fase di non possesso palla. Loro sono bravissimi a costruire gioco e hanno in Pirlo il fulcro della manovra: ecco, noi dovremo limitare la possibilità di scelta. E poi puntare sulla mentalità. Ovvero? Essere pronti ad aiutarsi. Sappiamo che arriveranno momenti difficili, con la Juve come nell'arco del campionato, e allora bisogna ricompattarsi e fare gruppo. L'anno scorso contro i bianconeri fu una gara da applausi quella di Torino, una festa a Marassi. Intendiamoci, si era all'ultima giornata: loro avevano già vinto lo Scudetto e noi eravamo salvi. Ma a perdere non ci sta mai nessuno. La mia esultanza? Come quella del gol contro il Catania: si tratta di un gioco che faccio con Paolo Castellini, prendiamo in giro i nostri preparatori atletici che ci fanno fare strani esercizi in palestra. Loro se ne inventano sempre di nuovi, noi cerchiamo di tenere il passo in caso di un gol mio o di Paolo. Chissà, magari può essere un buon auspicio per segnarne di più'.

    Più in generale, sul campionato, De Silvestri dichiara: 'Non mi piace granché parlare di obiettivi. Io credo molto nel lavoro e nella professionalità e in questa società ho trovato gente che la pensa come me, anche per questo sono voluto restare. Ho trovato tanti fattori che mi hanno aiutato a dare il massimo e a conferire continuità al mio lavoro. Quanto agli obiettivi, ne abbiamo raggiunti alcuni e ne raggiungeremo altri, insieme. Mettiamola così: l'anno scorso siamo arrivati quattordicesimi, e allora quest'anno dobbiamo provare a fare meglio. Quindi dal tredicesimo posto in su. Ecco il mio, il nostro obiettivo stagionale, restando consapevoli dei nostri mezzi e del fatto che arriveranno momenti difficili. La convocazione in Nazionale? Mi ha fatto molto piacere, l'ho presa come coronamento di sei mesi importanti con la maglia del Doria. E' stato bello ritornarci perché, lo ammetto, indossare l'azzurro era uno dei miei obiettivi. L'incontro con Papa Francesco? Ci ha trasmesso serenità e tanta positività. Dico la verità, nel corso degli anni mi ero un po' allontanato dalla Chiesa, ma da un anno abbondante ho ricominciato a riscoprire la dimensione religiosa. E questo incontro, forse è presto per dirlo, può essere decisivo. Il sogno del Mondiale? Eh, come corriamo... Diciamo che in punta di piedi cercherò di mttere in difficoltà Cesare Prandelli con le convocazioni. So che non sarà facile, però adesso faccio parte del giro della Nazionale e ci proverò. Certo, molto dipenderà anche dall'annata della Sampdoria'.

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