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  • Sampdoria, Pozzi:| 'Dispiace per Ferrara, vai Palombo!'
Sampdoria, Pozzi:| 'Dispiace per Ferrara, vai Palombo!'

Sampdoria, Pozzi:| 'Dispiace per Ferrara, vai Palombo!'

Colui che ha già giocato meno è stato il più pericoloso. Facile intuire il perché se il colui in questione si chiama Nicola Pozzi. «Abbiamo affrontato una squadra molto forte, eravamo consapevoli delle difficoltà che avremmo incontrato - comincia il numero 9 in mixed-zone, amareggiato per la sconfitta con la Lazio -. Dispiace per non aver ottenuto un punto che alla fine poteva starci. La seconda della classe non ci ha dominato. Noi dobbiamo migliorare, ma credo che a tratti si sia vista anche una buona Samp: purtroppo non è stato sufficiente. Non credo però che sia tutto da buttare».


Come avete vissuto l'esonero di Ferrara e l'arrivo di Rossi?
«Quando esonerano un allenatore è colpa di tutti. Dispiace, ma siamo professionisti e dobbiamo essere abituati a queste cose. Non è compito nostro fare discorsi tecnici e psicologici, noi siamo i giocatori a disposizione del mister. Dobbiamo lavorare e seguirlo fiduciosi e credere in quello che facciamo. Bisogna migliorare nei tiri in porta, perché più concludiamo e maggiori possibilità abbiamo di trovare il gol. Io resto fiducioso».

Qual è l'atmosfera nello spogliatoio?
«Si tratta di un momento molto difficile che dobbiamo affrontare tutti insieme. Come dicevamo l'anno scorso, possiamo uscirne soltanto restando tutti uniti, lavorando e augurandoci di fare un bel girone di ritorno. Siamo sulla strada giusta, non dobbiamo trovare alibi: dobbiamo soltanto giocare, correre e fare punti, altre ricette non ce ne sono».

Cosa è cambiato per voi punte con questo tipo di modulo?
«Non è cambiato tanto. Io, Eder e Icardi siamo già abituati a giocare con il trequartista e siamo più sincronizzati a svolgere la fase offensiva e difensiva. Anche perché questo modulo l'avevamo adottato anche nel girone di ritorno dello scorso campionato».

Un tuo giudizio sul ritorno a Marassi di Palombo?
«Per Angelo mi fa molto piacere, è un ragazzo straordinario, gli voglio un grandissimo bene. È un amico, quando nei primi due anni non giocavo mai, mi è sempre stato vicino L'affetto della gente nei suoi confronti è innegabile e oggi è stato dimostrato. Da compagno posso dire che ha sofferto tanto in questo periodo, sono felice che sia tornato in panchina con noi».


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