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  • Sampdoria, Regini: 'Mihajlovic ha toccato il tasto giusto'

    Sampdoria, Regini: 'Mihajlovic ha toccato il tasto giusto'

    Il difensore della Sampdoria Vasco Regini ha rilasciato una lunga intervista a Il Secolo XIX. 'Con Mihajlovic sono tornato alla difesa a quattro, che è quella che conosco meglio e nella quale ho sempre giocato. Nello scorso campionato a Empoli sono stato impiegato soprattutto da centrale, ma anche a sinistra. Modifica tattica a parte, il nuovo allenatore, come ormai avrete visto tutti, ha cambiato praticamente l'impostazione della squadra. Dobbiamo essere noi a imporre il nostro gioco su qualunque campo. In realtà è la mentalità delle grandi squadre. Si vede in Champions: il Barcellona, il Bayern non stanno certo a speculare. Ma determinano. In fase di non possesso iniziano a pressare nella metà campo avversaria, in questo modo permettono alla linea difensiva di stare alta. E va tutto di conseguenza. È difficile, ma se i meccanismi e gli automatismi girano, funziona. I primi attaccanti sono i difensori e devo dire che fino a questo momento secondo me lo hanno fatto bene. Ma in realtà è tutta la squadra che è andata bene nelle ultime partite. L'atteggiamento con cui Mihajlovic si è approcciato a noi ci ha fatto bene. Ci chiede di essere noi stessi, di fare quello che sappiamo, chiaramente seguendo le sue idee. Sicuramente è riuscito a toccare il tasto giusto, sentiamo la sua fiducia e ci fa bene. Cresce l'autostima. Per me è come se fossimo ripartiti. Come se avessimo iniziato un campionato con una partenza a handicap. Stiamo provando a recuperarlo, qualcosina abbiamo già rosicchiato, ma non è ancora niente. L'importante è anche riconquistare la fiducia dei nostri tifosi. Al momento però, come dice il mister, non dobbiamo guardare la classifica, ma solo la prossima partita'.

    'Mi fa certamente piacere essere considerato - chiarisce Regini -. Io sono arrivato, anzi sono tornato in punta di piedi alla Sampdoria. È la mia prima stagione di serie A e sono già stra-contento di potere dare il mio contributo. Poi, non so se perchè ho qualche qualità e solo per casualità, sia Rossi che Mihajlovic mi hanno già concesso delle opportunità. E cerco di sfruttarle, di ricambiare la fiducia. Questi primi mesi del campionato sono stati difficili, ma sono convinto che serviranno alla mia crescita. So che posso e devo ancora migliorare, attraverso il lavoro, gli allenamenti, l'attenzione. Nelle difficoltà ho ricoperto diversi ruoli e anche questo penso che alla fine possa anche trasformarsi in un vantaggio per me. Certo il salto dalla serie B alla A l'ho sentito, me l'aspettavo. Già l'anno della Champions avevo frequentato la prima squadra e avevo capito quanto sensibili siano le differenze tra una categoria e l'altra. Il Chievo? Si tratta di una sfida difficile, ma equilibrata. Lo dicono gli ultimi risultati delle due squadre. Anche loro hanno cambiato allenatore recentemente e direi che anche Corini ha saputo subito intervenire. Hanno vinto tre partite di fila non subendo gol e capitalizzando al massimo le poche occasioni create. Però sono fiducioso. Noi chiaramente andiamo al Bentegodi per imporre il nostro gioco e con l'obiettivo di vincere. Come faremo anche la domenica successiva contro il Parma. Come faremo sempre'.

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