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  • Sampdoria: tocca a Romero, ma il suo futuro non cambia

    Sampdoria: tocca a Romero, ma il suo futuro non cambia

    • Matteo Oneto

    Un mese di stop, forse qualcosa in meno se non ci saranno intoppi, per Emiliano Viviano. La Sampdoria nel momento più difficile del campionato perde il proprio numero uno arrivato tra lo scetticismo e subito diventato protagonista con una serie di prestazioni fatte di buone parate, ottima personalità e guida sicura della difesa. Dovrà saltare le sfide con Roma, Inter, Fiorentina e Milan e Mihajlovic proverà a fare l’ennesima magia: rilanciare Sergio Romero. Il portiere della nazionale argentina ha scavalcato Da Costa nelle gerarchie e domenica a Cagliari è tornato a vestire la maglia blucerchiata diciotto mesi dopo l’ultima prestazione. Una grande parata e poche indecisioni, questo il positivo ingresso in campo di Romero che ora dovrà dimostrare di essere all’altezza degli esami più importanti che aspettano lui e la squadra.

    Protagonista nel presente ma il futuro non cambierà. Anche se Sergio Romero dovesse blindare la porta blucerchiata contro le grandi quando Viviano tornerà a disposizione sarà lui il titolare. Mihajlovic lo ha voluto fortemente e gli ha consegnato le chiavi della porta fin dalla prima gara utile. Per Romero sarà quindi l’ennesima grande vetrina per attirare le attenzioni di qualche altro club. La Sampdoria ha bisogno di cederlo per alleggerire il monte ingaggi dallo stipendio di 1,7 milioni all’anno. E’ disposta anche a regalare il cartellino ma nessuno in estate si è fatto vivo nonostante qualche discorso intavolato all’estero dal potente agente Mino Raiola. Quattro partite per dimostrare il proprio valore e poi salutare tutti. Il destino di Romero è segnato, MIhajlovic proverà a trasformare anche lui come fatto con i vari Soriano, Obiang, Silvestre e Okaka, per provare a lanciare in alto la Samp nel mese che probabilmente farà capire quanto realmente vale questa squadra.
     


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