La lettera di Piero Ostellino ('se si rifà la Samp, sarà una Juve da quarto posto') ha suscitato molte perplessità tra i tifosi blucerchiati. Qualcuno l'ha presa a ridere, altri non proprio bene, la maggior parte ha cercato di ignorarla. Ma è innegabile che un'uscita del genere non abbia fatto piacere ai supporters blucerchiati, che si guardano bene dall'essere simili alla Juventus. E di certo non hanno nessuna intenzione di fare come la Vecchia Signora. Di certo però basta guardare la classifica per capire come l'accostamento tra la Juventus e la Sampdoria sia improbabile. Per i risultati ottenuti, per il posizionamento finale e soprattutto per lo stile. Senza contare l'organizzazione da parte di una società che, senza spese folli, con un occhio sempre rivolto al bilancio, migliorando sempre di più il settore giovanile (capace negli ultimi anni di vincere praticamente tutto) ha saputo conquistare ottimi risultati, con qualificazioni europee in serie sino al quarto posto di questa stagione che vale i preliminari. Obiettivo che in casa bianconera hanno agognato a lungo salvo poi crollare del tutto. Di certo è stata un'uscita infelice da parte di una società che, guarda caso. per provare a risollevarsi è andata a pescare proprio in casa Sampdoria. Sampdoria che però non ha nessuna intenzione di fare la Juve, e che soprattutto ha lo stesso (se non migliore) appeal della Juve. Perché non è più il tempo dei campioni che cercavano la grande squadra, il salto di qualità, partendo dai blucerchiati. Adesso la Sampdoria stessa è diventata un punto d'arrivo, e chi la vive ogni giorno non ha nessuna intenzione di andare via, come hanno dimostrato più volte Cassano o Palombo. Una Sampdoria che dovrebbe però farsi sentire in casi come questi, come accaduto ad esempio quando, in uno dei momenti più importanti della stagione, molti media nazionali parlavano solo ed unicamente delle possibili partenze cercando di destabilizzare l'ambiente blucerchiato. Mossa non riuscita, ma grazie anche ad una dura presa di posizione della società, che chiarì prima di tutto di 'non essere un supermercato', frase che molte società in questi giorni stanno riprendendo spesso. Per la Samp dunque un motivo in più per superare il preliminare di Champions e raggiungere il girone. Rispondere sul campo a chi continua a considerarla una società non di prima fascia. O forse è meglio così, visti i risultati arrivati nel silenzio, come sempre contro tutto e tutti.
