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  • Sampmania: Braida, Pecini e Mihajlovic, una triade per volare

    Sampmania: Braida, Pecini e Mihajlovic, una triade per volare

    Una Samp tutta nuova per provare a tornare a volare con la forza delle idee e della competenza per colmare il vuoto economico che avvolge le casse di Corte Lambruschini e in fin dei conti di tutti i club di media fascia in serie A. La Sampdoria ha scelto Ariedo Braida come direttore generale, una garanzia. Un uomo di calcio che dopo oltre un quarto di secolo al Milan ha deciso di ricominciare da Genova con tanti stimoli e tutta la sua rete di contatti pronta ad offrire occasioni di mercato già dalle prossime settimane.

    Ruolo importante nella gestione tecnica avrà anche Pecini. Un cavallo di ritorno che potrebbe essere il capo degli osservatori. L’uomo che portò in Italia e in blucerchiato, tra gli altri, Mauro Icardi tramite un esborso economico minimo, dopo l’esperienza al Monaco, tornerà a Genova per far ripartire il progetto giovani. Un progetto che negli anni scorsi ha portato in prima squadra e con ottimi risultati i vari Obiang, Krsticic, Soriano, Fiorillo, Mustafi, ma che sembra essersi un po’ arenato.

    Per chiudere il cerchio manca l’uomo di campo. Un tecnico preparato, capace di essere valore aggiunto dalla panchina. La Samp ce l’ha: è Sinisa Mihajlovic ma ancora non sa se il matrimonio continuerà. Il tecnico è uomo ambizioso e vuole garanzie reali. Vuole un gruppo forte, più forte di quello che ha disposizione oggi, altrimenti sarà addio. Serviranno garanzie da parte del presidente Garrone che metterà sul piatto anche i nomi di Braida e Pecini per convincere Sinisa della bontà del suo progetto. Basterà? Forse, ma attenzione perché le sirene iniziano a contare e forte sia dall’Italia (Inter e Lazio), che dall’Inghilterra (Tottenham). Il consiglio che andiamo ripetendo ormai da mesi è sempre quello: presidente incontri Sinisa, lo convinca, ma non dopo il 18 maggio, se possibile già domani. Nel calcio basta poco, a volte una telefonata per cambiare la storia. Lo sanno bene Braida e Pecini, lo sa anche Mihajlovic il cui cellulare è sempre bollente.
     


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