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  • Sampmania: caro Montella, io mi fido ancora

    Sampmania: caro Montella, io mi fido ancora

    • Lorenzo Montaldo
    Ancora fiducia a Montella? Già, e perchè no? Se la merita, l'Aeroplanino? I numeri direbbero per il momento di no. Il tanto vituperato (anche da me, sarò onesto) Zenga ha fatto meglio in quanto a punti del suo successore sulla panchina blucerchiata e si sa, la classifica non mente mai. Provare ad essere positivi, in un momento simile, non è facile, per questo ci voglio provare. E poi ci sono alcune considerazioni che andrebbero fatte, per giudicare nella sua completezza il momento: in primis, quella di una preparazione estiva incentrata (o almeno così sarebbe dovuto essere) per arrivare al preliminare di Europa League in forma partita.

    Così non è stato, visto che nella gara dell'Olimpico i giocatori del Vojvodina andavano il doppio rispetto ai blucerchiati, eppure la buona condizione fisica di inizio stagione ha permesso alla Samp di racimolare quei punti che l'avevano portata nella parte sinistra della classifica. Finita la benzina a breve termine Soriano e compagni, che non avevano un impianto di gioco ben definito, è innegabile, e si affidavano a lanci e invenzioni dei singoli, hanno iniziato ad annaspare.

    Io credo fermamente che Montella sia quanto di meglio potesse esserci in circolazione per il Doria. Intendiamoci, forse in una lotta salvezza Beppe Iachini, tanto per fare un esempio, sarebbe stato più adatto dell'ex allenatore della Fiorentina. Più abituato alla lotta, alla grinta, al calcio che non ha paura di sporcarsi le mani. Ma questa è una delle poche, pochissime eccezioni che mi sento di fare, perchè parliamo di uno degli allenatori più sottovalutati a mio avviso in circolazione. E comunque sia, era già sotto contratto con il Palermo.

    Ciò che credevo al momento dell'arrivo di Montella, e penso tutt'ora, è che non ci si potesse augurare di meglio di un tecnico giovane, ambizioso e bravo. Certo, anche lui qualche errore può averlo commesso: alcuni gli imputano qualche scelta sbagliata di formazione, altri cambi avventati (vedi Cassano con l'Atalanta). Ritengo però che ci siano parecchie attenuanti in suo favore. Tanto per cominciare, quelle legate ad una formazione che complici infortuni, mercato e anche scelte tecniche non è mai rimasta la stessa per oltre due giornate. Un calendario tosto, perchè incontrare Juve e Napoli al massimo dello splendore stagionale e la Roma immediatamente nel post esonero di Garcia non è semplice per nessuno. E poi, anche un pizzico di sfortuna; i punti lasciati per strada sono tanti, certo, ma a pesare sono quelli persi con Carpi, Bologna, Torino e Atalanta.

    Mica poco, direte voi, ed effettivamente avete ragione. Ma in queste quattro partite gli episodi sono stati davvero quasi tutti contrari alla Samp: contro i biancorossi la porta sembrava stregata, al Dall'Ara ci ha condannato un rigore praticamente inesistente, e nell'ultimo match beh, abbiamo ancora tutti negli occhi quel colpo di testa di Alvarez che aveva già fatto urlare al gol la Sud.  Senza dimenticarsi di quei folli, pazzi ultimi minuti con il Torino. Ecco, questo solo credo si possa imputare a Montella: vi immaginate se la Samp di Mihajlovic avesse subito una rete del genere all'ultimo secondo?

    Probabilmente, Sinisa avrebbe 'frustato' qualcuno. Ma si tratta di due persone differenti, che intendono il calcio in una maniera per certi versi diametralmente opposta l'uno all'altro. E a me, onestamente, Vincenzo piace così.  

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