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  • Sampmania:| Il cielo non è tutto nero

    Sampmania:| Il cielo non è tutto nero

    • Mateo Oneto

    Uno a zero contro il Debrecen, giusto storcere il naso? A prima vista si direbbe proprio di sì: gli ungheresi sono davvero poca cosa, anche se hanno dimostrato voglia e corsa da vendere. Viene da chiedersi come abbiano fatto a prendere cinque gol in casa dal Metalist. Alla Samp si chiedeva sicuramente qualcosa di meglio, soprattutto qualche gol in più. Ma ancora una volta la squadra di Di Carlo non è riuscita a rendersi particolarmente pericolosa, apparendo lenta e incapace di dare un cambio di ritmo al suo gioco. Le fasce non sono mai riuscite a mettere in mezzo palloni per Pazzini, e Cassano non è certo nel momento migliore della sua carriera. Detta così, il cielo sopra Bogliasco sembra davvero tutto nero. Invece ieri sera qualche raggio di sole ha fatto capolino.

    Il primo riguarda il ritorno alla vittoria. Nonostante tutto i blucerchiati sono tornati a vincere dopo una striscia di sei gare senza successo. Da qui forse è derivata un po' di insicurezza, dimostrata dai tanti errori in fase di impostazione. L'obiettivo è stato raggiunto, con fatica, senza spettacolo e trasmettendo poco entusiasmo, ma nel calcio il risultato è spesso più importante di tutto. Pazzini è tornato a segnare, a rimettersi le due dita sotto gli occhi davanti ai propri tifosi: la speranza è che adesso non si fermi più riprendendo la retta via (del gol) persa dopo lo spareggio di Champions. Ovviamente non dipenderà solo da lui: la squadra dovrà assisterlo in maniera molto più continua, cercando di sfruttare le sue caratteristiche di grande uomo d'area e non solo sfruttandolo nell'immenso lavoro oscuro in cui si produce in tutte le gare.

    Lo 'spirito Samp' è sempre lì a tappare qualche lacuna. Questa squadra sa lottare, è unita nelle difficoltà come nelle gioie, e non risparmia nessuna energia in campo. L'esempio è la difesa, imbattuta da tre partite, e le difficoltà mostrate ad inizio stagione sembrano alle spalle. Altre note positive sono il rientro di Accardi, fermo da luglio e premiato dalla squadra con la fascia di capitano (gruppo compatto, si diceva), e la buona prestazione di Koman, giovane già pronto a fare la sua parte. Di lavoro da fare ce n'è ancora tanto, ma Di Carlo non si spaventa. Sa che questa squadra ha le caratteristiche per crescere; il cielo sopra Bogliasco dovrà tornare blucerchiato al più presto, e una vittoria a Bologna spazzerebbe via altre nuvole.

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