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  • Sampmania:| Il rischio di rovinare tutto

    Sampmania:| Il rischio di rovinare tutto

    Sei sconfitte sono dure da digerire, soprattutto se arrivano tutte di fila. Il vortice della crisi ha attanagliato la Sampdoria, che non riesce a trovare nessun varco per uscirne. Ferrara è stato confermato: scelta giusta, perché come ha detto Maresca nel post-Atalanta 'il problema non è il mister'. E' vero, a volte le scelte potevano essere diverse, ma è ancor più vero che la vera Sampdoria, quella costruita in estate, non è mai scesa in campo ad eccezione della partita, vinta, contro il Siena. La sfortuna ha fatto piovere infortuni uno dietro l'altro, le squalifiche di manica larga hanno colpito nel vivo una neopromossa che in quanto tale non può avere rincalzi importanti.

    Il rischio è quello di farsi prendere dal panico rovinando tutta la strada fatta fino ad ora. Un anno fa la Sampdoria navigava nelle acque della bassa serie B e sembrava incapace di rialzarsi. Tutto sembrava allo sfascio, e invece si stava lavorando nell'ombra per ricostruire una dirigenza che risentiva ancora del terremoto Marotta. Sensibile e Garrone hanno fatto molto per riportare la Sampdoria dove meritava, facendo scelte coraggiose, dall'esclusione dal progetto di Palombo all'esonero di Iachini. Sei sconfitte, anche se di fila, anche se brucianti, non possono far dimenticare un lavoro lungo un anno che ha permesso ai blucerchiati di tornare dove meritano.

    Qualcuno però vorrebbe che tutto fosse cancellato, mettendo a rischio il rinnovo di contratto del direttore sportivo. L'uomo che ha costruito la Sampdoria della promozione nel solo mese di gennaio scorso, e poi ha portato a Genova uomini da serie A come Maresca a Maxi Lopez. Il rinnovo è e deve essere una formalità, a meno che in lui non ci siano più gli stimoli per andare a avanti. Finchè il direttore non dirà basta il matrimonio continuerà, perché è giusto così. Al suo fianco ora c'è Rinaldo Sagramola, che non si occupa per niente di campo, ha in mano la gestione amministrativa della Sampdoria e il progetto dello stadio. Quindi il conflitto non c'è, e non ci dovrà mai essere.

    Il periodo negativo potrebbe portare a scelte azzardate che Edoardo Garrone non ha la minima intenzione di compiere. La cacciata di Ferrara secondo molti doveva essere cosa fatta già una settimana fa, ora spunta il rebus Sensibile. La storia, che vale molto di più delle chiacchere, dice che la coerenza è la base della Sampdoria. Sensibile e Ferrara rimarranno, perché la strada è ancora lunga e i risultati si dovranno vedere a fine anno, non dopo sei sconfitte consecutive.  Testa bassa e lavorare: così si esce dalla crisi. Per trovare nuovi stimoli basta alzare gli occhi verso la Gradinata Sud, che come sempre ha capito prima di tutti che sostenere la squadra è meglio delle inutili chiacchere sul futuro dei singoli.

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