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  • Sampmania: incubi serbi all'orizzonte

    Sampmania: incubi serbi all'orizzonte

    Karadzic è tornato. Il nome fuori da Genova e dalla Serbia potrà dire poco, ma in casa blucerchiata ogni volta che si parla di lui si trema. Nell’infuocato dicembre blucerchiato, quando tutto andava male fu proprio il numero uno del calcio serbo a far dormire notti senza sonno al presidente Garrone che per strappargli MIhajlovic aveva dovuto aspettare una decina di giorno in più rispetto al programma. L’attesa aveva dato i suoi frutti e il nodo allenatore sembrava esser stato sciolto almeno per un bel pezzo.

    Così non è perché il buon Karadzic è tornato a farsi sentire, lanciando segnali, corteggiando senza scrupolo il suo ex allenatore. Sei mesi di Doria, quelli sono assicurati dal contratto, e poi via a cercare nuova fortuna in patria. Il presidente della federazione ci crede e fa tremare tutti coloro che in questi mesi si sono innamorati di Sinisa.

    I tifosi per primi che rivedono nella squadra quel coraggio che sembrava essere sparito. I calciatori, in secondo luogo, che grazie alla cura Mihajlovic hanno tutti cambiato passo. Guardare Eder segnare come un bomber, Gabbiadini tornare a fare giocate di altissimo livello, Palombo lottare come un ragazzino e il giovane Mustafi marcare i migliori attaccanti del nostro campionato è roba da stropicciarsi gli occhi e chiedersi perché con Delio Rossi la Sampdoria sembrava l’armata Brancaleone e ora è diventata una squadra.

    Tutti si sono innamorati di Sinisa, tutti, compreso quel Karadzic che proprio non ne vuole sapere di lasciare in pace il mondo blucerchiato. I modi per trattenere Mihajlovic ci sarebbero, proporgli subito il prolungamento, in modo da blindarlo, è la prima cosa che viene in mente. Da fare subito, prima che chissà chi altro telefoni al serbo per mettergli strane idee in testa. La seconda sarebbe quella di regalargli almeno un giocatore a gennaio. Dimostrandogli che dopo aver snellito il gruppo, cosa peraltro richiesta da Sinisa, ci si può muovere anche per dare una piccola gioia a chi segue la Sampdoria. Il buon Mihajlovic non ha chiesto molto, un attaccante, solamente uno, tornando anche sui suoi passi, facendosi andare bene perfino Eder centravanti, piuttosto di dare un’alternativa a Carlo Osti. Aspettiamo e vediamo, se non sarà tempo di regali, almeno cerchiamo di blindare l’uomo della rinascita, altrimenti il buon Karadzic o chi per lui continuerà a manifestarsi come un incubo nei sonni, per ora tranquilli, di tutti i blucerchiati.

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