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  • Sampmania: Samp, impara a vendere

    Sampmania: Samp, impara a vendere

    • Lorenzo Montaldo
    Impariamo a vendere: deve essere questo l'imperativo per la Sampdoria nella sessione estiva di mercato. Una cosa che a Corte Lambruschini nessuno ha mai saputo fare, escludendo forse Marotta che però, beh, è Marotta. Negli ultimi anni il Doria non è mai riuscito a concretizzare cessioni 'da capogiro', quelle che sa costruire l'Udinese, per intenderci. 

    Eppure i giocatori non sono mancati, tutt'altro. Qualche esempio? Solo dal 2013 ad oggi Mustafi, Gabbiadini, Icardi, Duncan, Obiang, Poli, Zaza, e mettiamo nel computo anche Eder ceduto da bomber della Serie A a 12 milioni comodamente rateizzabili. Senza dimenticare precedentemente gli addii di Pazzini e Cassano, regalati a Inter e Milan (12 milioni di euro più Biabiany, per il Pazzo dell'epoca, erano una miseria). 

    Vogliamo fare un gioco, consapevoli del fatto che si tratti di un puro e semplice esercizio stilistico, che lascia il tempo che trova? Prendiamo in esame soltanto Mustafi, Gabbiadini, Icardi e Zaza. La Samp ha incassato da queste quattro cessioni 31 milioni di euro complessivi, forse qualcosina in più. 8 da Mustafi, ceduto come fresco Campione del Mondo, 6,5 per la metà di Gabbiadini, 12,5 per Icardi - cessione sanguinosa, oltrettuto a rate-, e dulcis in fundo 3,5 milioni pagabili in tre anni (tre!) per Zaza.

    Quanto valgono ad oggi? Difficile dirlo, radiomercato parla di 25 milioni circa per Mustafi, che per la verità ha una clausola rescissoria di 50 e su cui la Samp detiene una piccola percentuale in caso di futura cessione. 20 milioni è la richiesta del Napoli per Gabbiadini, che era di proprietà del Doria soltanto al 50%: consideriamo 10 milioni ai fini del nostro computo. Per Zaza la Juventus ne ha rifiutati quasi 30 a gennaio. E Icardi? Da 40 in su a tenersi bassi, probabilmente vale anche di più. Sono 105-110 milioni di euro -a voler essere avari - per quattro giocatori venduti a poco più di 30. Significa che la Samp li ha persi per il 28% del loro valore attuale. Significa, soprattutto, vendere male, malissimo.

    Certo, se fossero rimasti a Genova la loro quotazione non sarebbe sicuramente arrivata a queste cifre, ma l'Udinese o il Palermo si sono prese il lusso di cedere Sanchez e Pastore per 37,5 e 43 milioni di euro. Forse, la politica blucerchiata sui trasferimenti in uscita potrebbe essere almeno rivista.

    Le eventuali svendite di Soriano, o Muriel, o De Silvestri (3-4 milioni per un esterno del genere sono a mio modo di vedere una miseria) si incanalerebbero perfettamente in una tradizione triste e purtroppo ricca di precedenti. In queste ore si parla di una possibile cessione di Fernando a 14 milioni allo Spartak Mosca: potrebbe essere un primo passo in questa direzione, ma la strada da percorrere prima di rifarsi del tutto è ancora molto, molto lunga.

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