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  • Sampmania: meglio Gabbiadini di altri

    Sampmania: meglio Gabbiadini di altri

    La Sampdoria saluta Manolo Gabbiadini. Andrà al Napoli e se una pedina doveva essere sacrificata meglio lui di altri. Il club blucerchiato incassa 6,5 milioni per la metà del cartellino, risparmia su un ingaggio da 1 milione all’anno e ora può davvero blindare tutti i propri gioielli: Soriano, Okaka, Eder ed Obiang. Una cessione dolorosa quella di Manolo, professionista serio, buon talento ma l’unico della rosa a non aver sempre espresso interamente il suo potenziale.

    Meglio lui di altri si diceva, perché il dramma sarebbe stato accettare fin da subito le lusinghe per Okaka. L’attaccante è l’uomo in più della Samp, lotta, segna (non troppo bisogna dirlo) ed è il centro nevralgico della manovra sia nella difficoltà che quando tutto gira bene. Se Ferrero dovesse cederlo, subito dopo Gabbiadini, sarebbe l’inizio della fine dell’idillio che ha creato con i tifosi. Due cessioni di questo calibro a gennaio sarebbero impossibili da assorbire anche per il mago Mihajlovic.

    Per ora l’unica certezza è che Manolo Gabbiadini da gennaio non ci sarà più. Occasione grossa per Cassano che sta facendo di tutto per tornare. E’un’opzione che  dovrà essere avvallata da Mihajlovic, poco tentato dal talento di Bari Vecchia. Piace anche Giovinco, meno talento ma carattere più gestibile. La terza via ancora è sconosciuta, potrebbe essere un ragazzo giovane pronto a far esplodere il suo talento.

    Prima di fare tanti nomi però bisognerà capire come Mihajlovic vorrà impostare la squadra nel dopo-Gabbiadini. Se dovesse continuare con il rombo di centrocampo forse sarebbe meglio investire su un uomo da mettere al fianco di Palombo e Obiang e alle spalle di Soriano perché Rizzo è stato molto bravo ma lanciarlo titolare inamovibile potrebbe essere un rischio. Se invece il serbo vorrà riproporre il 4-3-3 allora la corsa sarà verso un esterno. Cassano non lo è, Giovinco lo può fare a tratti e solo in fase offensiva. Queste le prime ipotesi, ma Ferrero è uomo di cinema e qualche sorpresa potrebbe essere sempre dietro l’angolo.
     


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