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  • Sampmania:| Ora si raccolgono i frutti

    Sampmania:| Ora si raccolgono i frutti

    • Matteo Oneto

    'Punteremo sui giovani', questo il primo indizio che diede Beppa Marotta ormai più di otto anni fa a che gli chiedeva quale sarebbe stata la strategia blucerchiata sul mercato. Il primo anno arrivarono Angelo Palombo, promettente centrocampista libero da ogni contratto dopo il crac Fiorentina, e Andrea Gasbarroni, giudicato l'anno prima miglior giovane della serie C a Varese. Gli anni successivi tutte le attenzioni furono rivolte giustamente sul consolidamento della prima squadra: centrato l'obiettivo serie A e mantenuta una posizione quasi sempre nella parte sinistra della classifica, si iniziò a pensare al settore giovanile.


    L'occhio vigile di Marotta, Asmini e Paratici portò a Genova ragazzi sconosciuti pronti da inserire in Primavera: Koman, Foti, Poli, Rossini e Volta, solo per fare qualche esempio. Da lì in poi la Sampdoria Primavera diventò la migliore d'Italia, prima la finale scudetto persa al 90° su rigore di Balotelli e l'anno successivo la storica doppietta Coppa Italia-Campionato. Sulle orme di quei ragazzi terribili, tutti compresi tra il 1988 e il 1990, crescono tuttora giovani calciatori capaci di arrivare in semfinale lo scorso campionato e da ormai cinque anni di fila nelle migliori 16 d'Italia. Oggi è arrivato il momento di raccogliere i frutti di tutto questo lavoro.

    La Sampdoria di Di Carlo parte per Moena con una età media di 24 anni. Alcuni ragazzi partiranno verso un altro anno di prestito, pronti per dire la loro la prossima stagione (Signori e Mustacchio); altri - come Obiang, classe 1992 - affronteranno il ritiro come il primo approccio nel calcio che conta e poi torneranno in Primavera per un altro anno da protagonisti. Chi però fu protagonista della storica doppietta dovrà far vedere che non è più un ragazzino, ma che è diventato un giocatore vero. L'anno scorso è successo a Poli, quest'anno toccherà probabilmente a Marilungo. Tredici gol al primo anno da professionista non sono cosa da poco: se ci aggiungi un campionato di serie B, il palmares inizia a diventare davvero importante. Mimmo Di Carlo su di lui punta tantissimo, gli assalti di Chievo e Lecce sono stati rispediti al mittente proprio dall'allenatore, che ha intravisto in Guido doti davvero impressionanti.

    Se si dimostreranno all'altezza durante il ritiro, verrà dato ampio spazio anche a Rossini e Volta, secondo molti i migliori giovani difensori della serie cadetta l'anno scorso. Stile Arsenal, modello Germania, oppure progetto Sampdoria? Lo si può chiamare in molti modi: è giunto il momento che anche in Italia si capisca il valore dei giovani. I blucerchiati hanno mostrato la strada, adesso è il momento di vincere in campo per dimostrare che con lavoro e coraggio si possono battere anche i club super milionari.


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