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  • Sampmania: potete stare tranquilli, noi non ci 'scansiamo'

    Sampmania: potete stare tranquilli, noi non ci 'scansiamo'

    • Lorenzo Montaldo
    'Quelli si scansano', 'a Palermo lasciano la partita per riaprire il discorso retrocessione'. A pochi minuti dal fischio finale di Sampdoria-Cagliari e Pescara-Genoa, il ritornello a Genova era questo. Paura a tinte rossoblù, o tentativo di esorcizzare un'eventualità spaventosa per i cugini che dividono con la Sampdoria la città, scegliete voi. Fatto sta che questa paura, inutile negarlo, ha accompagnato i tifosi del Genoa per tutti e novanta i minuti del match tra Sampdoria e Palermo. E la non contemporaneità tra i due incontri non ha aiutato i genoani davanti alla televisione nella digestione del pranzo domenicale.

    Paura scongiurata poi da un gol di Quagliarella allo scadere, una rete che ha strappato dalle mani dei rosanero due punti che, con il senno di poi, si sarebbero rivelati pesantissimi per la squadra di Diego Lopez. No, la Sampdoria non si 'scansa'. Non lo fa per DNA, storia e stile. Non lo fa perchè la squadra di Giampaolo gioca ogni partita, e perchè quel rigore regalato ai rosanero gridava vendetta. Anzi, forse quel fischio di Doveri ha creato più apprensione nei tifosi dell'Empoli, che non in quelli rossoblù. Chi ha seguito la Samp nella trasferta del Barbera ha notato che i blucerchiati non hanno affatto rinunciato a fare la partita. Possono aver avuto più difficoltà rispetto alle scorse uscite - il Palermo era ben disposto in campo e sospinto da motivazioni decisamente più forti - ma la Samp le sue buone occasioni le ha avute, così come sono capitate anche all'undici siciliano. E' stata una gara aperta, vibrante, conclusa con un pareggio tutto sommato giusto ai punti: di sicuro, non si è trattato di una 'scansatura'.

    L'altro tema di giornata è invece l'inspiegabile trasformazione che coglie alcuni giocatori della Samp: leoni quando entrano in campo a gara in corso, titubanti e poco spietati quando invece Giampaolo li sceglie dall'inizio. E' strano pensare a quanto Schick, ad esempio, sia risultato incisivo da subentrato e quanto invece abbia faticato partendo dal primo minuto. Lo stesso dicasi, ad esempio, per Djuricic e Praet, finalmente collocato nella sua posizione naturale. Attenzione, nessuno nega che si tratti di giocatori dal futuro potenzialmente luminoso, questo è fuor di dubbio. Sono però ragazzi ancora giovani, per certi versi acerbi, che devono imparare la qualità più importante per un calciatore: farsi trovare pronto, sempre e comunque. Non soltanto quando si pensa di avere poco tempo a disposizione. A confermare questo trend, per il motivo inverso, c'è pure Bruno Fernandes: poco brillante nelle ultime uscite, vivace e determinante nei minuti che gli ha concesso Giampaolo.

    Insomma, questa Samp è una squadra coraggiosa, che non rinuncia mai a cercare la giocata, seppur con i rosanero la prestazione degli uomini di Giampaolo non sia stata decisamente all'altezza delle potenzialità blucerchiate, ma ancora immatura sotto alcuni aspetti che presentano comunque un discreto margine di miglioramento. Di sicuro, non è una squadra che si 'scansa': si mettano il cuore in pace i cugini rossoblù, la Sampdoria è abituata a scendere in campo pensando soltanto a sé stessa. Qualità importante, ve lo garantiamo: ti fa vivere più sereno.

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