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  • Sampmania:| Tifosi, tocca ancora a voi
Sampmania:| Tifosi, tocca ancora a voi

Sampmania:| Tifosi, tocca ancora a voi

La Sampdoria si è persa e annaspa nel buio della zona retrocessione. La squadra non riesce a reagire, la presidenza dopo i giorni post Parma di assoluto silenzio è tornata a farsi vedere con Garrone, due volte al seguito della squadra: mercoledì a Bogliasco e ieri a Tortona. La scossa però non sembra arrivare, così come non è arrivata con il cambio di guida tecnica. Cavasin è uomo da salvezza ma non riesce a dare un contributo deciso ad un gruppo che è completamente in balia degli eventi (negativi) che lo circondano. L'unico barlume di speranza arriva dalla tifoseria. Ieri durante l'amichevole contro il Derthona, squadra di serie D, battuta solamente grazie ad un misero gol di Tissone per di più da palla inattiva, è arrivata sacrosanta la contestazione.

Striscioni e cori contro la proprietà e contro i giocatori. Sì, perché in fin dei conti è agli interpreti in campo che si deve chiedere di più. Il resto della Sampdoria le sue mosse le ha fatte (sbagliando) ma ora, fortunatamente, ha le mani legate. I tifosi hanno scelto di contestare aspramente ieri durante un'amichevole per far capire che a loro questa situazione non sta bene, e come dargli torto. Hanno fatto capire ai giocatori che da adesso in poi bisognerà mettere in campo gli attributi e basta, senza cercare di barricarsi dietro le parole.


Non solo contestazioni però: domenica a Verona i sampdoriani si muoveranno in massa, andando a riempire una buona parte del Bentegodi. Non si sa quanti saranno, ma il tam tam corre veloce e sembra proprio che nessuno voglia mancare. Il maxi esodo è pronto a partire, ma questa volta per tutti i novanta minuti non ci sarà nessuna contestazione. La scelta è semplice: 'La situazione non ci sta bene ma saremo gli ultimi ad arrenderci, perché noi per quella maglia siamo disposti a tutto'. Contestazione in amichevole, amore completo e totale quando la partita sarà ufficiale e peserà molto più dei tre punti che varrà in classifica.

Alla squadra non rimane che entrare in campo, girarsi verso quella curva che sarà invasa dai colori blucerchiati, e dare tutto. Questa è l'unica richiesta. Non  importa che si lotti per la finale di Coppa Italia o che si giochi i preliminari di Champions League a centinaia di chilometri di distanza, o ancora che si rischi la serie B nell'anno che doveva regalare solo soddisfazioni: la Sampdoria non sarà mai sola, i suoi tifosi le saranno sempre a fianco. La ballerina malata avrà vicino migliaia di cuori, che finchè non sarà guarita non lasceranno mai il suo capezzale.


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