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  • Sampmania:| Un derby per uomini veri

    Sampmania:| Un derby per uomini veri

    La Sampdoria si aggrappa al derby per sopravvivere nella massima serie: per i blucerchiati questa è l'ultima chiamata, e non saranno ammessi errori. Se la squadra di Cavasin è ancora in corsa per la salvezza lo deve in grande parte ai 'cugini' capaci di battere Brescia e Lecce; domenica però per Palombo e compagni non ci sarà nessun regalo da scartare. Il derby numero 104 sarà quello più lungo e difficile della recente storia blucerchiata.

    Per la prima volta da molti anni a questa parte la società di Corte Lambruschini arriva al Gran Galà del 'Ferraris' da sfavorita. A rincuorare i tifosi non è di certo la retorica, che regala molte speranze a chi si avvicina al derby in questa condizione. Ancora meno può fare il campo, con una sola eccezione: il secondo tempo di domenica scorsa contro il Brescia. La Samp in quei 45 minuti ha fatto vedere carattere e orgoglio come mai in questa stagione, segnale positivo ma per ora solo un'avvisaglia che non ha portato a risultati.

    La sensazione è che contro questo Genoa servirà qualcosa di più: orgoglio, motivazioni e forza della disperazione conteranno tantissimo, così come il pubblico sugli spalti, ma non potranno bastare per ottenere i tre punti più importanti della stagione. Servirà una squadra diversa nei contenuti in campo, maggiormente concentrata in fase difensiva, e pronta a fare male all'avversario senza dover aspettare di essere sull'orlo del tracollo. Cavasin dovrà cercare di trasmettere energia e tranquillità ad un gruppo che probabilmente nei primi minuti pagherà dazio alla paura.

    La squadra, aiutata dai tifosi, dovrà cercare di scacciare questo pericolo, gettando in campo la prima prestazione da Sampdoria da quando questo maledetto 2011 è iniziato. Gli undici titolari sono quasi decisi: otto o nove di loro (a seconda se Gastaldello sarà della partita o no) sono quelli che l'anno scorso non solo avevano conquistato la Champions ma avevano lanciato la volata finale proprio schiantando il Grifone nel derby numero 102.

    Quella straordinaria squadra non verrà mai dimenticata, ma non potrà tornare: oggi più che allora la Sampdoria ha bisogno di undici uomini veri che scendano in campo affrontando le proprie paure senza tremare, scavalcando l'avversario, con coraggio e audacia, dimenticandosi degli incubi retrocessione e gettando nel rettangolo verde tutte le proprie energie fino a quando il signor Tagliavento non fischierà tre volte facendo calare il sipario sul derby della Lanterna.

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