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  • Empoli, Sarri a CM: 'Wolski? Non lo conosco'

    Empoli, Sarri a CM: 'Wolski? Non lo conosco'

    • Luca Cellini
    "Quando Walter Zenga ha avuto un pensiero nei miei confronti visto che a 55 anni debutterò  in serie A ho pensato che ha fatto una riflessione giusta. Non perché sia stato tirato in ballo, ma perché mi ha utilizzato come esempio. Ha voluto riconoscere che bisogna rendere merito piu’ alla gente che fa una gavetta lunga, venendo dal basso, che non a qualcun altro, riferendosi alla carriera e non alle persone”. Così il tecnico dell’Empoli Maurizio Sarri ai microfoni di Calciomercato.com .

    Che giudizio trae di questa prima settimana del neo acquisto Vecino, arrivato dalla Fiorentina?
    “Contro L’Aquila ha fatto una bella partita. Nella prima mezz’ora sembrava un giocatore completamente inserito nel nostro modo di gioco, nel nostro sistema. E’ un giocatore che ha grandi dinamismo, una buona accelerazione e a questo unisce discreta qualità di palleggio. Potrebbe diventare per noi molto importante”.

    Si aspetta qualcosa dal mercato in quest’ultima settimana di trattative?
    “Non mi sono mai aspettato niente dal mercato perché ho la certezza che la società farà il possibile. L’Empoli può fare poco in entrata, ha fatto tantissimo negli ultimi dieci anni in uscita, questo fa parte del dna del club”.

    Wolski non la stuzzica come nome?
    “Non vorrei rientrare in una polemica sterile ma io Wolski lo conosco poco, anche perché ha giocato poco, e in quelle rare volte in cui ha giocato, non l'ho visto. La sensazione è che sia un giocatore tecnicamente di alto livello ma da qui ad esprimermi su Wolski in maniera totale mi sembra troppo. Lo dico con onestà, senza prendere le distanze da tale elemento”.

    Quanta attesa c’è nel suo gruppo in vista dell’esordio in campionato di domenica prossima contro l’Udinese?
    “E’inevitabile che la nostra squadra abbia un minimo di timore nell’affrontare la serie A, perché la stragrande maggioranza dei giocatori che ho a disposizione non la conoscono. Solo un paio l’hanno fatta per tante partite, poi ci sono Vecino e Laxalt che hanno qualche presenza. E’nella natura dell’uomo, quando vai incontro a qualcosa che non conosci c’è un po’ di timore".
     

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